Zoologo (Castries, Hérault, 1807 - Rézenlieu, Orne, 1873); prof. di embriologia al Collège de France, autore di notevoli ricerche di embriologia dei Vertebrati e sulla struttura delle idre, delle ascidie, [...] ecc. Fondò inoltre un laboratorio di piscicoltura a Concarneau ...
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Zoologo (Provins 1778 - Versailles 1851); seguì Napoleone nella campagna d'Egitto e compilò il capitolo Histoire naturelle della Description de l'Égypte (2a ed., 26 voll., 1820-30); studiò poi le Ascidie [...] e l'anatomia comparata degli Artropodi, con risultati fondamentali sulle omologie delle appendici boccali degli insetti ...
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Biologo, sacerdote italiano (Cannara 1901 - Roma 1988). Prof. univ. dal 1948, ha insegnato zoologia a Palermo; socio corrispondente dei Lincei (1972). Autore di ricerche nel campo del'embriologia sperimentale, [...] in particolare sull'uovo delle Ascidie, in cui ha dimostrato che la determinazione dei varî territorî osservabili nell'uovo fecondato è preceduta, nell'uovo vergine, da una condizione di totipotenza. Ha studiato anche i problemi della determinazione ...
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Biologo (Cosenza 1900 - Napoli 1970); prof. univ. dal 1939, titolare di zoologia nell'univ. di Napoli. Ha eseguito numerose ricerche sulla sistematica e la distribuzione geografica degli Ortotteri e sulla [...] sistematica e la biologia delle Ascidie. È autore anche di due trattati: Elementi di morfologia dei Vertebrati (1950); Zoologia (1957). ...
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DELLA VALLE, Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Soccavo, presso Napoli, il 13 febbr. 1850.
Si laureò in medicina e chirurgia nel 1873, Poi in scienze naturali nel 1874, infine in scienze fisiche [...] , le forme cambiano in poco tempo anche nel colore e devono perciò essere seguite a lungo e con continuità. Quanto alle Ascidie del golfo di Napoli, ne aveva fatto oggetto di studio S. Delle Chiaie, che però si era limitato alla pubblicazione di ...
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Anatomico e zoologo tedesco (Würzburg 1826 - Heidelberg 1903). Allievo di A. Kölliker e di R. Virchow a Würzburg, nel 1852-53 fu in Sicilia per studiare gli animali marini del Mediterraneo. Insegnò zoologia [...] intesa come ricerca delle basi materiali delle funzioni fisiologiche. Dopo le iniziali ricerche sugli animali marini (meduse, ascidie, celenterati, vermi, ecc.) si dedicò allo studio dei Vertebrati. Dimostrò (1861) che le cellule dei Vertebrati sono ...
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BIGNARDI, Carlo
Mario Crespi
Nato a Cremona il 28 nov. 1911, si laureò in scienze naturali presso l'università di Modena nel 1934. Fu assistente volontario nell'Istituto di zoologia di quella università [...] fenolica degli inclusi delle cellule testacee periovulari in frammenti di ovario rimasti aderenti all'intestino nelle Ascidie (Contributo alla conoscenza istochimica delle cellule testacee di Ciona intestinalis, in Pubbl. staz. zool. Napoli, XV ...
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CALIFANO, Luigi
Giancarlo Vecchio
Nacque a Salerno il 12 ott. Igoi da Giuseppe, magistrato, e da Elimena Maida. Orfano di padre, fu educato da uno zio paterno, Salvatore, che gli comunicò una profonda [...] collaborazione con D. Kertesz); la seconda riguardante l'emovanadina, pigmento contenuto nelle cellule ematiche di alcune specie di ascidie (Phallusia mamillata), scoperto e così denominato dal C., il quale dimostrò il legame tra la parte proteica e ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] monumentale Histoire naturelle des animaux sans vertèbres (7 voll., 1815-22), in cui propone di contemplare anche le Ascidie, verrà utilizzata per decennî e privilegiata dallo stesso Ch. Darwin. L. fu inoltre il principale responsabile del passaggio ...
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ascidia
ascìdia s. f. [lat. scient. Ascidia, dal gr. ἀσκίδιον, dim. di ἀσκός «otre, sacco», per la forma]. – In zoologia, genere della classe degli ascidiacei; nell’uso com., ogni individuo appartenente a tale classe.