Fisica
Genericamente, oscillazione di ampiezza relativamente piccola, e di frequenza relativamente grande. In fisica molecolare, le v. molecolari sono le oscillazioni compiute dagli atomi all’interno della [...] oscillazioni armoniche attorno alla sua posizione di equilibrio O governate dall’equazione:
[1] ẍ + ω2x = 0
ove x(t) è l’ascissa variabile di P, ẍ(t) la sua derivata seconda rispetto al tempo t e ω è una costante (➔ oscillatore). V. di questo ...
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Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo, [...] al suo intervallo di definizione (a, b) è il coefficiente angolare della tangente t alla curva y=f(x) nel punto di ascissa x0. Dal grafico della funzione (v. fig.) risulta immediatamente che tg β è uguale al rapporto incrementale; al tendere di Δx a ...
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Funzione, introdotta in termodinamica dal fisico olandese H. Kamerlingh Onnes, definita come somma tra l’energia interna U di un sistema fluido e il prodotto della pressione p per il volume V del fluido [...] e compressioni del fluido si possono in prima approssimazione considerare isoentropiche, viene dato dalla variazione totale di entalpia.
Il diagramma entalpico si ottiene riportando in ordinata l’e. e in ascissa la temperatura termodinamica. ...
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Curva piana, che si definisce nel modo seguente: s'immagini nel piano un cerchio, il quale rotoli, senza strisciare, su di una retta fissa. Si dice cicloide la curva descritta, in codesto moto, da un qualsiasi [...] ; l'una e l'altra sono prive di flessi. Invece la cicloide accorciata non ha punti multipli, ma presenta infiniti flessi nei punti di ascissa (2 k +1) π/2.
La rettificazione d'un arco di cicloide qualsiasi è riducibile a quella d'un arco di ellisse ...
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complesso 1
complèsso1 [agg. Der. del part. pass. complexus del lat. complecti "stringere, comprendere"] [LSF] Che risulta dall'unione di più parti o elementi, in contrapp. a semplice. ◆ [ALG] C. coniugazione, [...] piano c. o piano di Argand-Gauss o piano sfera, si fa corrispondere biunivocamente al numero a+ib il punto che ammette a come ascissa e b come ordinata (v. fig.). Ove convenga, si può rappresentare il numero c. a+ib con il vettore che, applicato nell ...
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trasformata di Laplace
Luca Tomassini
Nozione introdotta da Pierre-Simon de Laplace nel suo famoso Théorie analitique des probabilités (1812) e da lui utilizzata per risolvere equazioni differenziali [...] gli s tali che Res>σc. Se l’integrale non converge mai si scrive allora σc=+∞, se converge ovunque σc=−∞. Il numero σc è detto ascissa di convergenza di L(s) e la linea Res=σc asse di convergenza. Nella regione di convergenza Res>σc, L(s) è una ...
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TRANSURANICI, ELEMENTI (App. III, 11, p. 973)
Emilio Segrè
Per dare un'idea del progresso fatto negli ultimi 19 anni si noti che nel 1960 si era raggiunto il numero atomico Z = 102 mentre nel 1977 si [...] catture neutroniche sono miste a decadimento β. Ogni cattura neutronica aggiunge un'unità al numero di massa riportato in ascissa (frecce orizzontali) e ogni decadimento β, trasformando un neutrone in un protone, lascia la massa immutata e aggiunge ...
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presentazione
presentazióne [Der. del lat. praesentatio -onis, da praesens -entis "che è davanti (a chi guarda)", comp. di prae "davanti" e ens entis part. pres. di esse "essere"] [ELT] Nella tecnica [...] schermo è determinata dai segnali applicati ai due assi di deflessione, uno dei quali è il segnale a rampa, determinante l'ascissa temporale e l'altro è un segnale dipendente da una terza grandezza, per es., nei sistemi radar, l'azimut dell'antenna ...
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semipiano
semipiano ciascuna delle due regioni in cui un piano resta diviso da una sua retta r, detta origine del semipiano. In particolare, si fa distinzione tra semipiano chiuso e semipiano aperto [...] y > x, mentre il semipiano chiuso di origine l’asse delle ordinate e formato da tutti e soli i punti di ascissa non negativa è descritto dalla disequazione x ≥ 0.
Nello spazio, due semipiani aventi la retta origine in comune dividono lo spazio in ...
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Nelle costruzioni stradali e ferroviarie, tronco di r. (o semplicemente r.), tronco di strada o di ferrovia che serve a collegare con continuità tra di loro due livellette di diversa pendenza (r. verticale [...] essere ottenuto adottando per la stessa linea di r. una curva che abbia il raggio variabile con continuità in funzione dell’ascissa curvilinea, e infatti a tale scopo spesso si usa la clotoide (➔) detta anche radioide degli archi, perché il raggio di ...
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ascissa
s. f. [dal lat. abscissa (sottint. linea), part. pass. femm. di abscindĕre «tagliare via»]. – In una retta orientata, si chiama a. di un punto P la distanza di esso da un punto origine O espressa con un numero reale x, una volta prefissata...
coordinata
s. f. [part. pass. femm. di coordinare]. – Ciascuno degli enti geometrici e matematici (lunghezze, angoli e sim.) atti a individuare un punto su una linea, nel piano o nello spazio; anche, ciascuno dei numeri che rappresentano tali...