Medico e diplomatico ebreo (n. Udine 1520 circa - m. Costantinopoli prima del 1605), detto anche Tedeschi perché appartenente a famiglia proveniente dalla Germania. Visse prima in Polonia, ove fu medico del re Sigismondo Augusto. Passato a Costantinopoli, nel 1573 appoggiò, conformemente agl'interessi turchi, la candidatura di Enrico d'Angiò al trono di Polonia. Partecipò alle trattative diplomatiche ...
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Ī Rabbino e talmudista, nato nel 1658 in Moravia, morto nel 1718 a Leopoli. Studiò a Salonicco e a Costantinopoli; poi fu rabbino in varie comunità ebraiche, fra cui quella di Amsterdam, ove prese parte viva e attiva alla lotta contro il movimento sabbatiano (v. zebi, shabbathaj). Il suo atteggiamento a questo proposito ebbe larga risonanza nel mondo ebraico; egli però fu costretto a lasciare Amsterdam, ...
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TEDESCHI, Isach Raffael Samson
Angelo M. Piattelli
(in ebraico Itzchàq Refa’èl Shimshòn Ashkenazi). – Nacque ad Ancona l’8 maggio 1826 da Mosè Elia e da Venturina Aziz.
Fin da bambino venne educato [...] rilievo: il rabbino capo di Ancona, David Abraham Vivanti (Ancona, 1806-1876) e Yehudà Shemu’el ben Ya‘aqòv Ashkenazi (Tiberiade, 1780-Livorno, 1849). Tedeschi si distinse presto per le sue doti di allievo brillante, soprattutto negli studi talmudici ...
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LURIA, YiŞḥāq (Isacco)
Umberto Cassuto
Mistico ebreo, detto di solito Ărī, cioè "il Leone", dalle iniziali dei vocaboli ebraici ashkĕnāzī rabbī Yiṣḥāq, "il tedesco maestro Isacco", ovvero ădünēnū rabbī [...] Yiṣḥāq, "il nostro signore maestro Isacco" ovvero ancora ělühī rabbī Yiṣḥāq, "il divino maestro Isacco". Nacque, di famiglia oriunda tedesca, in Gerusalemme nel 1534. Rimasto orfano di padre in tenera ...
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demi-couture
(demi couture), loc. s.le f. e agg.le inv. Moda di mezzo, che coniuga l’eleganza e la ricercatezza dell’alta moda con confezioni di moda pronta.
• Acquistato da Matteo Marzotto e Gianni [...] prima a Rodolfo Paglialunga poi alle sorelle gemelle Barbara e Lucia Croce, [Vionnet] è stato rilevato da Goga Ashkenazi, ricchissima socialite kazaka, che per rafforzare la squadra creativa ha chiamato Hussein Chalhayan per disegnare la demi-couture ...
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ELIA da Ferrara
Elisabetta Putini
Nacque a Ferrara verso la fine del sec. XIV da famiglia ebraica. Nulla sappiamo dei suoi ascendenti che comunque dovettero dargli una buona formazione: E. infatti fu [...] "Ai miei cari parenti ed amici Israel Ḥayym e Yosef Barukh, miei figli …"; la lettera (pubblicata in ebraico nel 1849 da E. Ashkenazi e nel 1943 da A. Yaari, che ne ha curato anche l'introduzione) rappresenta un'interessante relazione di viaggio e ci ...
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Scrittore polacco di lingua yiddish (Leoncin, Varsavia, 1904 - Miami 1991), naturalizzato statunitense nel 1943. Cresciuto in una famiglia di rabbini ḥasidici, nel 1935, dopo la pubblicazione del primo [...] 1893 - New York 1944), anch'egli scrittore in yiddish, giornalista e intellettuale di prestigio, devono essere ricordati almeno i romanzi Yoshe Kalb (1932; trad. it. Yoshe Kalb e le tentazioni, 1973) e Di Brider Ashkenazi (1936; trad. it. I fratelli ...
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Medico, filosofo e matematico ebreo. Nacque in Candia il 16 giugno 1591, studiò all'università di Padova, ove ebbe a maestro tra gli altri Galileo. Dopo la laurea tornò per breve tempo in patria, e poi [...] lasciano spesso incerti sul suo vero pensiero.
Ediz. dell'Ēlīm: Amsterdam 1629; estratti del Ta‛ălūmōth Ḥokmāh pubbl. da Shĕmū'ēl Ashkĕnāzī, Basilea 1629-31; l'epistola a Zeraḥ ben Nāthān pubbl. a Eupatoria 1834 e poi con traduz. tedesca da A. Geiger ...
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leucodistrofia
Degenerazione progressiva della sostanza bianca cerebrale, dovuta a perdita della mielina. La maggior parte delle l. è ereditaria, per alterazioni metaboliche (deficit enzimatici) che [...] risultati.
Leucodistrofia di Canavan
Malattia ereditaria autosomica recessiva, ad alta incidenza tra gli ebrei Ashkenazi, causata da un’alterazione dell’aspartilacilasi; è caratterizzata da deterioramento mentale progressivo, rigidità muscolare ...
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BRAGADIN, Vettore
Ugo Tucci
Figlio di Nicolò di Vettor e di Caterina Morosini, del ramo di Santa Marina della nobile famiglia veneziana, nacque nel 1520. Il 14 gennaio 1549, nella chiesa di S. Vitale, [...] gli si confaceva, perché ogni uscita aggravava i suoi mali. Gli era vicino il celebre medico ebreo Salomon ben Nathan Ashkěnāzī, allora molto legato a Venezia. Il 14 marzo 1565 chiese perciò di essere sostituito, ma il suo successore, Giacomo Soranzo ...
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ashkenazita
ashkenażita ‹aške-› (o aschenażita) s. m. e f. e agg. [dall’ebr. Ashkenaz, parola che nella Bibbia indica una nazione discendente da Iafet, stanziata a nord della Siria, identificata nel medioevo con la Germania] (pl. m. -i). –...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...