Yehoshua, Abrāhām B.
Maria Pia Tosti Croce
Scrittore israeliano, nato a Gerusalemme il 9 dicembre 1936. Ha frequentato l'Università ebraica di Gerusalemme ed è stato segretario generale della Federazione [...] se stesso del protagonista, Mōlkō (o Molcho) che tenta di elaborare il lutto per la morte della prima moglie, un'ashkenazita, senza riuscirvi a causa della sua "levantina naïveté" di "buon ebreo sefardita"; e soprattutto Mar Mani (1990; trad. it. Il ...
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MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] (Il libro del figlio di Sheshet) del rabbino Yiṣḥaq ben Šešet Perfect di Algeri, edito nel 1559, troviamo testi di area ashkenazita quali il Sefer Rav Mordekay (Libro di Rabbi Mordecai) di Mordekay ben Hillel ha-Kohen (forse 1240-98), i Minhagim di ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] tradotto in molte lingue. Seguì nel 1931 Hakhnasat khallah (La dote della sposa), anch'esso ambientato nell'universo ebraico ashkenazita dell'Europa orientale, con un protagonista, reb Yudel, che attraversa la Galizia per raggranellare la dote per la ...
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– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] . Tali frammenti, a differenza di quelli italiani, so no quasi eslusivamente vergati nella sola tipologia scrittoria locale: in grafie ashkenazite per l’area franco-tedesca e dell’Europa orientale, e sefardita per la penisola iberica e la Francia del ...
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LUZZATTO, Simone (Simchah Ben Itzaq)
Lisa Saracco
Nacque da Itzaq, presumibilmente intorno al 1580, a Venezia, dove visse per tutta la vita. Il nome Luzzatto, o Luzzatti, deriva dal toponimico "Lausitz" [...] ().
Il L. fu rinomato anche come insegnante: in una poesia del Modena egli è citato in qualità di direttore della scuola ashkenazita, della quale fu probabilmente uno dei fondatori, nel 1631.
Nel 1638 fu pubblicato a Venezia il suo Discorso circa il ...
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GIUSTINIAN, (Giustiniani), Marcantonio
Laura Antonucci
Nacque a Venezia il 15 dic. 1516, terzo o quarto dei sei figli maschi di Nicolò e di Andriana di Alvise Molin.
Scarsamente interessato sia alla [...] . Il rabbino Mē'īr, per contrastare questa sleale concorrenza, decise di interpellare in proposito la massima autorità del mondo ashkenazita, Mosè Isserles di Cracovia, che, dopo aver esaminato la questione, diede piena ragione a Mē'īr e al Bragadin ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli ebrei e gli zingari hanno per secoli peregrinato per l’Europa, vivendo costantemente [...] di Castiglia e Ferdinando il Cattolico (1492), nell’Europa Occidentale e nell’area mediterranea; e la via ashkenazita, centrata nell’Europa orientale, dove all’inizio del Novecento troviamo una comunità ebraica assai consistente caratterizzata da ...
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TREVISAN, Benedetto
Martino Mazzon
– Nacque probabilmente a Venezia attorno al 1428, dal futuro consigliere ducale Francesco Trevisan (figlio di Benedetto «il grasso») e da Felippa di Pietro Donà; apparteneva [...] podestà Andrea Dolfin aveva condannato a morte, con supplizi particolarmente crudeli, tre membri della locale comunità ebraica ashkenazita, ma i loro correligionari avevano fatto ricorso all’Avogaria, che aveva sospeso la sentenza. La Signoria allora ...
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Shoah
Elena Loewenthal
Lo sterminio degli ebrei d’Europa
«Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo. [...] (Polonia, Repubbliche baltiche, Russia Bianca) i nazisti incontrarono sulla propria strada milioni di ebrei che componevano il mondo ashkenazita fatto di piccoli borghi di campagna, di falegnami e portatori d’acqua, di piccoli bottegai e di tanta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I secoli XIII-XIV si rivelano cruciali nella storia dei rapporti fra l’Occidente cristiano [...] circostanze più tragiche la risposta ebraica alla violenza dei cristiani trova modo di materializzarsi, specialmente nell’area ashkenazita, tramite la pratica del qiddush ha-Shem: ossia nella “santificazione del Nome” (di Dio), che consiste nell ...
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ashkenazita
ashkenażita ‹aške-› (o aschenażita) s. m. e f. e agg. [dall’ebr. Ashkenaz, parola che nella Bibbia indica una nazione discendente da Iafet, stanziata a nord della Siria, identificata nel medioevo con la Germania] (pl. m. -i). –...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...