Talmudista e giurista ebreo (Cracovia 1520 circa - ivi 1572). Fu rabbino e capo di una scuola talmudica. Con lo scritto Darkē Mosheh ("Le vie di Mosè"), e quindi con le note e le correzioni al codice giuridico [...] di Yōsēf Caro, ebbe parte notevole nella fissazione della legge ebraica secondo la tradizione ashkenazita. Scrisse inoltre opere di filosofia religiosa, di ritualistica, responsi, glosse e commenti varî. ...
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Yehoshua, Abrāhām B.
Maria Pia Tosti Croce
Scrittore israeliano, nato a Gerusalemme il 9 dicembre 1936. Ha frequentato l'Università ebraica di Gerusalemme ed è stato segretario generale della Federazione [...] se stesso del protagonista, Mōlkō (o Molcho) che tenta di elaborare il lutto per la morte della prima moglie, un'ashkenazita, senza riuscirvi a causa della sua "levantina naïveté" di "buon ebreo sefardita"; e soprattutto Mar Mani (1990; trad. it. Il ...
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MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] (Il libro del figlio di Sheshet) del rabbino Yiṣḥaq ben Šešet Perfect di Algeri, edito nel 1559, troviamo testi di area ashkenazita quali il Sefer Rav Mordekay (Libro di Rabbi Mordecai) di Mordekay ben Hillel ha-Kohen (forse 1240-98), i Minhagim di ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] tradotto in molte lingue. Seguì nel 1931 Hakhnasat khallah (La dote della sposa), anch'esso ambientato nell'universo ebraico ashkenazita dell'Europa orientale, con un protagonista, reb Yudel, che attraversa la Galizia per raggranellare la dote per la ...
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LUZZATTO, Simone (Simchah Ben Itzaq)
Lisa Saracco
Nacque da Itzaq, presumibilmente intorno al 1580, a Venezia, dove visse per tutta la vita. Il nome Luzzatto, o Luzzatti, deriva dal toponimico "Lausitz" [...] ().
Il L. fu rinomato anche come insegnante: in una poesia del Modena egli è citato in qualità di direttore della scuola ashkenazita, della quale fu probabilmente uno dei fondatori, nel 1631.
Nel 1638 fu pubblicato a Venezia il suo Discorso circa il ...
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GIUSTINIAN, (Giustiniani), Marcantonio
Laura Antonucci
Nacque a Venezia il 15 dic. 1516, terzo o quarto dei sei figli maschi di Nicolò e di Andriana di Alvise Molin.
Scarsamente interessato sia alla [...] . Il rabbino Mē'īr, per contrastare questa sleale concorrenza, decise di interpellare in proposito la massima autorità del mondo ashkenazita, Mosè Isserles di Cracovia, che, dopo aver esaminato la questione, diede piena ragione a Mē'īr e al Bragadin ...
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GIOVANNI (Zuan) di Gara (di Garra)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Nacque da Giacomo, a Riva del Garda tra il secondo e il terzo decennio del secolo XVII (dalla registrazione di morte, stilata il 6 dic. [...] una serie di formulari di orazioni per la liturgia quotidiana e per quella festiva dei diversi riti (sefardita, ashkenazita, italiano, romaniota), testi fondamentali della ritualistica quali lo Šulḥan 'Aruk, ṬurḤošen Mišpat, Menorat ha-Ma'or, Sefer ...
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ashkenazita
ashkenażita ‹aške-› (o aschenażita) s. m. e f. e agg. [dall’ebr. Ashkenaz, parola che nella Bibbia indica una nazione discendente da Iafet, stanziata a nord della Siria, identificata nel medioevo con la Germania] (pl. m. -i). –...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...