L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] alle categorie grammaticali di tempo (➔ temporalità, espressione della), ➔ aspetto e ➔ modalità (Bertinetto 1986; Berretta 1992).
L’indicativo è l’unico modo del sistema verbale italiano in cui si trovino forme morfologicamente distinte di ➔ futuro ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] », dall’altro «all’affiorare, nelle sue strutture, di alcuni aspetti tipici di taluni suoi dialetti» (Simone 1993: 61).
È sul l’opposizione è neutralizzata quando il pronome ricorre in posizione post-verbale: lo ha detto lui / *egli, sono stati loro / ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] narrativo del presente storico neutralizza l’opposizione tra aspetto imperfettivo e perfettivo. Se la sequenza narrativa in , nonostante la sua ridottissima e residua produttività come forma verbale che non può riferirsi a eventi veri e propri ma ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] non l’unica attualmente adottata, anche se tiene conto di aspetti messi in evidenza anche in altre proposte (cfr., fra I) caratterizza una persona, tanto che si può parlare di tic verbale: c’è chi ripete in continuazione appunto, o diciamo, o insomma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Cinque e Seicento l’immaginario collettivo elabora il bisogno di vedere materialmente [...] di stigmatizzare le inclinazioni umorali in figure dall’aspetto caricaturale.
Non si tratta solo del genere Cesare Ripa.
A partire dall’analogia metodologica tra l’espressione verbale di un concetto astratto o “definizione” e la realizzazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I maestri di San Vittore e la teologia mistica
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre i grandi maestri di dialettica [...] ogni essere; è la suprema sostanza, che sfugge ad ogni definizione verbale, pur essendo il principio sussistente e causale di tutte le cose. [può rappresentare Dio] a colui che dorme, nessun aspetto materiale a chi veglia; non c’è indagine razionale ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] sera» 24 gennaio 2009)
I pronomi e la morfologia verbale di prima e seconda persona hanno di solito un’interpretazione del nome comune che funge da catafora varia in funzione dell’aspetto semantico a cui si rinvia. Per esempio, se il referente è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Reggae e hip hop sono due forme musicali popular dotate di un impatto tale che, nell’ultima [...] animare i party) deriva il rituale di espressione e incitamento verbale, con gli MC (masters of cerimonies, cui è affidato La Pina (Le mie amiche, 1995); OTR (Quando meno te l’aspetti, 1994); Frankie Hi nrg (Ero un autarchico, 2003); Flaminio Maphia ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] italiano (e non va confusa con un’altra perifrasi verbale, di carattere modale: venire da + infinito, indicante l cit., p. 66)
(29) eh c’abbiamo da passa’ la pubblicità devi aspetta’ un minuto (LIP FB18)
(30) senti tornatene via insomma che t’aggie ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] egli rimase solo, a distanza, seduto su una pietra ad aspettare
(Deledda, Canne al vento, p. 182).
Nei testi il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2º (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 13-161.
Bertinetto, Pier ...
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aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: all’a. del mostro, si sentì gelare...
verbalita
verbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore.