Il tempo che verrà o gli avvenimenti che in esso si succederanno.
filosofia
Come concetto filosofico, il f. è stato originariamente oggetto di discussione soprattutto sul piano logico. Si trova nel De [...] f., appartiene quindi alle distinzioni temporali del verbo, non a quelle d’aspetto. Per quanto il sistema verbale preistorico indoeuropeo fosse basato soprattutto sull’aspetto, una forma di f. sembra tuttavia assicurata nella concordanza dei f. del ...
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Forma nominale del verbo, così chiamata dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e dall’altro della categoria [...] in quanto può distinguere la forma, il tempo e l’aspetto e può inoltre averne la reggenza, transitiva e intransitiva. Nelle lingue indoeuropee storiche questo duplice valore, nominale e verbale, si presenta vivo e funzionale, mentre in italiano, e in ...
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In grammatica, categoria verbale che indica normalmente il realizzarsi dell’azione o dell’avvenimento nel momento in cui avviene la comunicazione linguistica. Accanto a questo valore temporale può esprimere [...] anche un valore d’aspetto, denotando l’imperfettività (cioè la non compiutezza) dell’azione. Il p. appare in tutte le lingue che possiedono la flessione verbale, e ha forme proprie in tutti i modi finiti del verbo. Può esprimere anche fatti o ...
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In linguistica strutturale, l’ analisi in c. immediati è la teoria secondo cui la frase non è una semplice successione di termini connessi l’uno all’altro, ma è formata da una combinazione di sintagmi, [...] immediati permette di mostrare come enunciati diversi per il loro aspetto esterno abbiano una medesima struttura: per es., il ragazzo sintattico del tipo SN (sintagma nominale) + SV (sintagma verbale). Questa teoria fu adottata da A.N. Chomsky come ...
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Psicoanalisi
Paolo Fabozzi
(XXVIII, p. 455; App. II, ii, p. 627; III, ii, p. 516; IV, iii, p. 83; V, iv, p. 321)
Nella seconda metà degli anni Ottanta assume particolare rilievo una questione che ha [...] delle informazioni emotive a livello verbale, simbolico non-verbale e non-simbolico non-verbale). Da tali progetti emerge una diventa piuttosto un qualcosa che un osservatore potrebbe aspettarsi di veder emergere nella consapevolezza conscia di una ...
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PROCESSO (XXVIII, p. 274)
Piero CALAMANDREI
Cesare LA FARINA
In quest'ultimo decennio la legislazione processuale italiana (come in genere tutta la legislazione in ogni campo) ha attraversato un periodo [...] sui fatti e la raccolta delle prove. Sotto questo aspetto la istruzione civile somiglia per la sua funzione, oltre che presenza di lui e del cancelliere che redige il processo verbale, ma senza pubblicità. Alla chiusura della istruzione segue la ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] antiquate. Nell'inglese moderno il congiuntivo e molti altri modi, tempi e aspettiverbali sono espressi mediante ausiliarî. Il sistema verbale moderno, sebbene morfologicamente semplificato, è tuttavia più complesso dell'antico sistema anglosassone ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] . - a) Ricco e complesso sviluppo (ridotto nel sanscrito) del sistema verbale del periodo ario (sotto tale aspetto l'ant. indiano si connette col greco); b) temi verbali indipendenti: a′) temporali: temi del presente (frequentissimi e ben conservati ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] mantenute, salvo quella del perfetto. L'aggettivo verbale, senza copula, viene adibito ad esprimere la nozione di buona gregge, il più glorioso di tutti gli uomini, un sole all'aspetto; che nel suo regno egli fece sì che non morissero né il bestiame ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] in modo che da fuori l'insieme ha l'aspetto quasi di una fortezza, mostrando mura senza finestre e a questa legge fonetica si hanno frequenti allungamenti nei plurali e nella coniugazione verbale, anche se non segnati nella grafia, p. es. dag, pl. ...
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aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: all’a. del mostro, si sentì gelare...
verbalita
verbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore.