piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] un processo di fattualizzazione (‛ nominalizzazione ') dell'idea verbale, e che si può rendere, con una certa le mosse da Amor che ne la mente 56 Cose appariscon ne lo suo aspetto: che mostran de' piacer di Paradiso (passo per cui si può anche ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] potrebbe dirsi del Fiore, in cui di veramente notevole per questo aspetto, oltre al tipo saccio già citato, c'è solo un miso è nulla che possa paragonarsi alle vivaci uscite di mimesi verbale suscitate in D. dagl'incontri col lucchese Bonagiunta o ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] virtù di rappresentazione, si addicono pienamente a lui, nella mistura verbale che egli usò, dicendo che il loro parlare non è scrittore. Uno scrittore che anche le idee e ogni aspetto della vita sentì essenzialmente - speriamo di averlo mostrato - ...
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UBALDI, Angelo
Thomas Woelki
di Alessandro di Angelo degli (Angelo Novello, Angelo II Baldeschi, Angelus de Perusio). – Nacque intorno al 1400, probabilmente a Perugia, figlio del professore di diritto [...] maggior parte della loro carriera in esilio. Anche sotto quest’aspetto, Angelo II non smentì la tradizione di famiglia.
Angelo politicamente molto delicata, della diocesi di Losanna. Nel verbale del Concilio appare con il diminutivo (Angelotus de ...
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Desiderio
Luigi Anepeta
Alessandra Graziottin
Bruno Callieri
Inteso come pulsione di natura emozionale che spinge l'essere vivente alla ricerca di quanto possa soddisfare un suo bisogno fisico o spirituale, [...] della voce, la tonalità emotiva, più ancora del contenuto verbale, possono accendere il desiderio, anche a distanza. Da ultimo sul concetto che un individuo ha di ciò che ci si aspetta da lui e dei rischi connessi allo stesso comportamento sessuale. ...
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MAFFEI, Mario
Stefano Benedetti
Nacque a Roma da ser Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri nel 1463, secondo la datazione ricavata dalla lapide sepolcrale nella cattedrale di Volterra, che lo dice [...] il M. fu al centro della vita culturale romana, e un aspetto non secondario di questa sua posizione era l'attenzione verso le ". La propensione al motto salace e al "giocolino" verbale costituì davvero una costante del temperamento sociale del M., ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] plastico e mezzo pittorico) e "arti dell'udito" (mezzo verbale e musicale), conosce una gerarchia non solo tra le diverse 33-35), vedi: S. Antonielli, L'estetica del G., in Id., Aspetti e figure del Novecento, Parma 1955, pp. 145-149; F. Panfoli, ...
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sanza (senza; san)
Ugo Vignuzzi
Preposizione (e congiunzione nei pochissimi casi in cui, unitamente con ‛ che ', introduce una dipendente al congiuntivo) di non alta frequenza nell'opera dantesca, raggiungendo [...] casi s., al posto di un nome, regge una forma verbale all'infinito (ovviamente non sostantivato, come invece in If essere domandato lo dono, dare quello; Pg XXV 85, XXVIII 4 sanza più aspettar, lasciai la riva (anche al v. 7; per analogo modulo ‛ s. ...
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La mediazione dopo C. cost. n. 272/2012
Luciana Breggia
Il 2013 è un anno che registra notevoli mutamenti della normativa sulla mediazione contenuta nel d.lgs. n. 28/2010, in vigore dal 20 marzo 2010. [...] condizione di procedibilità della domanda giudiziale. Su questo aspetto incide il d.l. n. 69/2013 che ), che non hanno natura di “compenso”.
2.9 Trascrivibilità del verbale di mediazione
Si tratta di una innovazione molto importante concernente l’art ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] un avvertimento divino che non potrà che prendere l'aspetto di un essere sovrannaturale. L'evoluzione della parola , Roma, Fanucci, 1987.
T. De Mauro, Introduzione a La comunicazione non-verbale, a cura di R.A. Hinde, Roma-Bari, Laterza, 1974.
C ...
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aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: all’a. del mostro, si sentì gelare...
verbalita
verbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore.