Laser e fotonica
Paolo Laporta e Orazio Svelto
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Sviluppo storico. □ 3. Le sorgenti laser: a) principî di funzionamento; b) laser a semiconduttore; c) laser a stato solido. [...] del nucleo e del mantello (n1 > n2), è immediato verificare che, considerando raggi meridiani (che cioè intersecano l'asse ottico della fibra) e utilizzando l'ottica geometrica, per angoli di incidenza fra nucleo e mantello, ῳ, minori di un ...
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Paolo De Natale
Il termine fotone nasce per descrivere la minima quantità di energia E=hν (dove h=6,62606876±52×10−34 Js è la costante di Planck) che un campo elettromagnetico oscillante a frequenza ν può trasportare, in accordo con la descrizione luce-materia data dalle leggi della meccanica quantistica. ... ...
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Fotonica
Mario Bertolotti
Termine introdotto dallo scienziato francese P. Agrain nel 1967 per descrivere l'utilizzo della luce attraverso lo studio delle sue proprietà e delle sue interazioni con la materia; include la generazione della luce, la sua rivelazione nonché la sua gestione mediante guida, ... ...
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Paolo Lugli
La f. si è andata configurando come quel settore disciplinare che comprende tutte le acquisizioni, le tecniche e i dispositivi che competono alla produzione, alla trasmissione di fotoni e all'elaborazione dei segnali ad essi associati. Deriva il suo nome dal quanto di luce, il fotone. Postulato ... ...
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fotònica [Der. di fotone sul modello di elettronica] [ELT] Denomin. proposta per la disciplina, attualmente (1996) per larga parte ancora ipotetica, volta a realizzare dispositivi analoghi a dispositivi elettronici ma sfruttanti fotoni anziché elettroni. ...
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asse1
asse1 s. f. [lat. assis] (pl. assi, volg. tosc. asse). – Sezione longitudinale, di poco spessore, d’un tronco d’albero, tavola: l’a. per il pane; a. da stiro, tavola lunga circa 140 cm, imbottita superiormente, sulla quale si stendono...
asse2
asse2 s. m. [lat. as assis]. – 1. Presso gli antichi popoli dell’Italia centr., l’unità monetaria nella serie bronzea, corrispondente in origine (metà del 6° sec. a. C.) all’unità ponderale cioè alla libbra (in Roma, g 327,5), progressivamente...