Finanziere e patriota nato a Livorno il 15 marzo 1808, morto a Firenze il 28 febbraio 1899. Affiliato alla Giovane Italia e amico del Guerrazzi (che aiutò a pubblicare l'Assedio di Firenze), prese viva [...] e, dopo la caduta dei Lorena, fu membro prima dell'assemblea che dichiarò l'annessione al Piemonte, quindi del parlamento italiano suscitò odî e sospetti tanto da causare un'inchiesta parlamentare e da costringerlo a dimettersi da deputato. Dichiarata ...
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Ministro germanico, nato a Darmstadt (Assia) il 17 luglio 1864. Nel 1901 fu nominato nel Consiglio direttivo dell'importante Darmstadter Bank (1901), che lasciò nel settembre del 1906, chiamato alla direzione [...] riforme amministrative, ma, avversato dall'opposizione parlamentare, seguì il cancelliere von Bülow nelle dimissioni (1910). Dopo la rivoluzione si ascrisse al partito democratico, fu eletto all'Assemblea costituente, e fu ministro per le Finanze ...
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Mushīr (maresciallo) turco nato a Costantinopoli nel 1876. Si distinse nella guerra combattuta dai Turchi per liberare l'Anatolia dai Greci (1921-1922); è capo del corpo di Stato maggiore fin dal 1920, [...] del Consiglio dei commissarî di Angora. Nel 1924, per l'incompatibilità tra le funzioni militari e il mandato parlamentare, si dimise da membro della Grande assemblea nazionale. È uno dei più autorevoli collaboratori del Ghāzī Mustafà Kemal. ...
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Uomo politico tedesco, nato il 20 gennaio 1904 a Offenbach a M. (Assia). Tra i fondatori dell'Unione cristiano-democratica (C.D.U.), eletto nel 1949 deputato al Bundestag, è stato nominato presidente del [...] gruppo parlamentare democristiano; nel 1952-1955 è stato vice-presidente dell'Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa. Dal 1955 è ministro degli Esteri; dall'ottobre 1956 vice-cancelliere. ...
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Secondogenito (Parigi 1808 - Chislehurst, Kent, 1873) di Luigi re d'Olanda, fratello di Napoleone I, e di Ortensia de Beauharnais. Personalità complessa e in parte enigmatica, in quanto erede della tradizione [...] caduta la monarchia di luglio, nelle elezioni per l'Assemblea costituente (sett. 1848), riuscì eletto in molti collegi con un'ulteriore trasformazione dell'Impero, stavolta in senso parlamentare, e la concessione di una nuova Costituzione (maggio 1870 ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] elezioni del 1842 e del 1846. Nella sua attività parlamentare fu relatore della legge sull'abolizione della schiavitù, riferì ). Coinvolto nella lotta tra Luigi Napoleone e l'Assemblea costituente per la revisione dell'art. 45 della Costituzione ...
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Uomo politico francese (Châteldon, Puy-de-Dôme, 1883 - Parigi 1945). Deputato socialista e (dal 1924) indipendente, fu ministro degli Esteri (1934-35) e presidente del Consiglio (1935-36). Promosse un [...] a ottenere dal centro e dalle destre l'appoggio parlamentare che gli consentì di rimanere al potere sino al invano, nell'agosto 1944, di salvarsi con la convocazione di un'assemblea nazionale; ma fu costretto alla fuga in Germania (17 ag.). Passato ...
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Uomo politico francese (Troyes 1872 - Lione 1957). Militante nel partito radicale socialista, tra le due guerre fu più volte ministro e presidente del Consiglio (1924-25, 1926, 1932). Dopo la sconfitta [...] (1944), nel dopoguerra fu a lungo (1947-54) presidente dell'Assemblea nazionale.
Vita e opere
Prof. di lettere prima a Nantes, in 1932) o ministro in altri gabinetti, e sempre parlamentare influente, a lungo presidente della Camera dei deputati. ...
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Nelle elezioni, il numero dei votanti richiesti come minimo per una deliberazione; in particolare: m. semplice (o m. relativa), quella che consiste nella mera prevalenza numerica rispetto a coloro che [...] di condotta, è in grado, per il suo numero, di imporre la propria volontà all'assemblea. Nelle democrazie rappresentative, m. parlamentare, l'insieme dei partiti (i cui rappresentanti in parlamento costituiscono complessivamente la m. assoluta) che ...
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Uomo politico tedesco (Colonia 1863 - Bonn 1946). Entrato nella magistratura, vi raggiunse nel 1921 la carica di presidente di sezione al tribunale supremo di Prussia. Aderì fin da giovane al Centro cattolico, [...] alla Camera prussiana dei rappresentanti (1899-1918), al Reichstag (1910-33) e all'Assemblea nazionale di Weimar (1919-20). Presidente del Centro e del suo gruppo parlamentare al Reichstag dal 1920 al 1928, fu cancelliere del Reich dal nov. 1923 al ...
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assemblea
assemblèa s. f. [dal fr. assemblée, der. di assembler: v. assembrare1]. – 1. a. Riunione di persone per discutere o deliberare su affari di interesse comune o collettivo (a. degli studenti, degli operai di una fabbrica, ecc.), soprattutto...
maggioranza
s. f. [der. di maggiore]. – 1. ant. e letter. Con sign. generale e astratto, superiorità numerica, quantitativa, morale, ecc.: acciò che ciascun pruovi il peso della sollecitudine insieme col piacere della m. (Boccaccio), cioè...