Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] lavoro elementare è sempre un differenziale esatto (nelle tre variabili x, y, z), s’identifica cioè con il rappresentante della Commissione.
Nell’assetto nazionale, dopo la riforma e 15) e per un sistema regolamentato di accesso alla rete “basato su ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] attiva (35). Lo sforzo teso alla regolamentazione e alla ridefinizione dei rapporti sociali ed di una trasformazione radicale dell'assetto corporativo. I fatti economici riferimento al numero delle fornaci, peraltro variabile di anno in anno, e alla ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] nel quadro, evidentemente, di una regolamentazione e di una durata globale prefissata. in un impegno di non modificare l'assetto di interessi per un tempo determinato. In dalla legge in misura e modo variabile, che costituiscono i vari elementi in ...
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BORSA
Tancredi Bianchi e Heinz-Dieter Assmann
Economia
di Tancredi Bianchi
Cenni storici
Il mercato delle merci e dei valori, realizzato in forme che prevedono l'incontro delle domande e delle offerte [...] solito connesso con la congiuntura variabile, ma non di rado assetto della borsa come istituzione. E ciò nel senso sopra indicato del rilievo pubblicistico assegnato all'istituzione medesima, nonché mediante una sempre più articolata regolamentazione ...
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Accentramento-decentramento
Yves Mény
Introduzione
I termini 'accentramento' e 'decentramento' indicano particolari modi di organizzazione dell'attività umana e in primo luogo del potere politico e [...] governo centrale. Tuttavia queste competenze sono assai variabili, sia tra un sistema e l'altro, un problema non può essere regolamentato efficacemente dalla legislazione dei politiche, né di trovare un assetto fiscale soddisfacente per il loro ...
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Unione Europea (UE)
Unione Europea
(UE) Organismo sovranazionale, con sede a Bruxelles, nato dalle trasformazioni subite dalla Comunità europea in seguito alla firma, nel 1992, del Trattato di Maastricht, [...] l’idea di un’integrazione «a geometria variabile», o «a più velocità». Il documento circolazione delle persone (poi regolamentato dalla Convenzione di Schengen nel una costituzione che delineasse un nuovo assetto istituzionale dell’UE. Il compito è ...
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Titoli di credito
Gianni Bonaiuti
Principî generali
Un sistema economico che intenda sfruttare al meglio le potenzialità di una data disponibilità di fattori (materie prime, capitale, lavoro e tecnologia) [...] finanziarie, l'ordinamento italiano ha regolamentato questa importante forma di provvista con un ritardo di alcuni giorni, variabile a seconda del tipo di assegno. Limitandoci dei mercati finanziari e dall'assetto istituzionale vigente.
Nel corso del ...
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standard
stàndard s. m. [dall’ingl. standard 〈stä′ndëd〉, che è dal fr. ant. estendart «stendardo»]. – 1. Livello, grado, tenore normale: lo s. di vita di un paese, di una famiglia; s. culturale, professionale di una categoria; nello sport,...