Nome dato dagli Assiri alla regione a N dell’Assiria e intorno al lago di Van, chiamata in seguito Armenia. La popolazione dell’U. è caratterizzata sul piano artistico da una grande abilità nella lavorazione [...] dei metalli (Toprakkale, Van, Erzincan, Karmir Blur, 8° sec. a.C.). L’architettura è ancora rappresentata da resti di complessi templari (Arin-berd, Çavuștepe) e da locali rupestri. La scultura in pietra ...
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Storico greco del 1º sec. a. C., nato a Artemita (Assiria). Scrisse una storia dei Parti (Παρϑικά) che non ci è rimasta, ma fu conosciuta dal suo contemporaneo Strabone che se ne servì largamente. ...
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ASSUR
G. Furlani
G. Garbini
La più antica capitale dell'Assiria; giaceva sulla sponda destra del Tigri, sull'ultimo contrafforte del Gebel Ḥamrīn, l'Abekh degli Assiri. Essa è stata portata alla luce [...] è la divinità eponima della città di Assur, che per ragioni politiche acquistò un posto di assoluta preminenza nel pantheon assiro.
A. fu assimilato già in epoca antica ad Anshar, e forse identificato con Imdugud che veniva raffigurato come un'aquila ...
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GILGAMESH
Giuseppe Furlani
. È l'eroe nazionale di Sumeria, Babilonia e Assiria, re antichissimo di Uruk, debellatore di mostri, compagno di Enkidu; passò il mare della morte per cercare la vita eterna [...] ma non la raggiunse. Di lui tratta l'epopea nazionale dell'antica Mesopotamia (v. babilonia e assiria: Letteratura; Religione).
Bibl.: G. Furlani, La relig. bab. e assira, II, Bologna 1929, pp. 50-71. ...
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NERGAL
Giuseppe Furlani
. Era un dio importante del pantheon di Babilonia e Assiria, il dio della guerra, della peste e dei flagelli. La sua figura ricorre segnatamente nel mito di Nergal ed Ereshkigal, [...] che narra il modo come questo dio prese in moglie la regina dell'inferno e divenne perciò il signore degl'inferi (v. babilonia e assiria: Religione).
Bibl.: G. Furlani, La religione babilonese e assira, I, Bologna 1928, pagine 243-249. ...
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ARSLAN TAŞ, Avorî di
G. Garbini
A. T. è una località dell'Assiria corrispondente all'antica Khadatu; negli scavi eseguiti nel 1928 ad A. T. da parte di una spedizione francese diretta da Thureau-Dangin, [...] re di Damasco (IX sec. a. C.) che il suo successore Bar Hadad III dovette cedere come tributo ad Adad-nirāri III di Assiria, il quale li trasportò da Damasco a Khadātu.
Gli avori di A. T. (che in alcuni esemplari recano sul retro dei segni alfabetici ...
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. Nell'Asia occidentale, specialmente nella Babilonia e nell'Assiria, fu usata, a partire da un'età non precisabile, e fino al primo secolo dell'era volgare, una specie di scrittura che chiamiamo cuneiforme. [...] limiti di tempo ciascuna scrittura fu formata e svolta. Certo nel corso di molti secoli tutte le scritture babilonesi-assire si vennero semplificando finché diedero origine ai segni cuneiformi dell'ultimo millennio a. C.
In origine nei paesi dell ...
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Arrapkha
Antica città dell’alta Mesopotamia a E del Tigri (od. Kirkuk), alla frontiera tra Assiria e Babilonia. Verso il 1800 a.C. fu teatro della guerra tra Shamshi-Adad I ed Eshnunna. È soprattutto [...] nota nel 15° sec. a.C. quando era regno vassallo di Mitanni e includeva Nuzi. Annessa all’Assiria nel 14° sec., rimase tale fino alla fine dell’impero (614). ...
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SARDANAPALO (Σαρδανάπαλλος o Σαρδανάπαλος; Sardanapālus)
Giuseppe Furlani
I Greci favoleggiarono di un potente, molto ricco ed effeminato re dell'Assiria cui diedero il nome di Sardanapalo, e del quale [...] un Medo di nome Arbace, il quale da un certo Belesys ebbe vaticinato il futuro e il suo avvento al trono di Assiria. Arbace promise a Belesys il governo della Babilonia nel caso che la loro ribellione contro Sardanapalo avesse buon esito. I due ...
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assiro
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Assiria, regione storica dell’Asia anteriore, nella Mesopotamia; relativo o appartenente agli Assiri (gr. ᾿Ασσύριοι lat. Assyrii e Assyri), antica popolazione dell’Assiria, caratterizzata da un elevato...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.