Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] a base rappresentativa: la semplice riproposizione dell’assolutismo, per quanto «illuminato», non poteva più albertino i margini di manovra potevano anche essere ristretti. La centralità monarchica era completa: il governo era il governo del re (art. ...
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Partiti e movimenti
Fulvio Cammarano
I grandi eventi politici e militari che condussero all’unificazione italiana furono il risultato dell’azione di una parte ristretta ma via via sempre più estesa [...] del 1859-60, si trovò a orbitare stabilmente attorno alla prospettiva monarchica. Si trattò di una sfida che mirava a estendere le basi , l’esperienza e la passione rivoluzionaria non si trovano assolutamente nelle masse» (cit. in Zangheri 1993, p. ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] prefigurazioni, per i sovrani, dell'illuminato assolutismo settecentistico e, per i popoli ormai parzialmente beneficio pontificale, si trovarono però a parteggiare contro la monarchia vaticana e conobbero entrambi l'esilio, donde il Monti ritornò ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] ricordato la lettera del 1442, nella quale «l’assolutismo pontificio viene sostenuto non in base a posizioni 871.
6 P. Prodi, Il sovrano pontefice. Un corpo e due anime: la monarchia papale nella prima età moderna, Bologna 1982, p. 9.
7 A. Gramsci, ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] ceto attraverso la rivendicazione monarchica di un monopolio del potere coercitivo in aperta opposizione alle leges regni fundamentales consolidate dalla consuetudine 'costituzionale' (e a cui ancora un teorico dell''assolutismo' come Jean Bodin farà ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] legittimazione: quello tradizionale dell’assolutismo regio e quello rappresentativo e parlamentare.
La concessione rapida dello Statuto, e soprattutto il suo mantenimento dopo la seconda restaurazione, diedero alla monarchia sabauda un primato e ne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] cui devono convergere i poteri governativi e quelli popolari.
La monarchia di Romagnosi ha, come in certe riflessioni di Benjamin Constant, un fondamento repubblicano e non può assolutamente guardare in direzione della costituzione inglese (o a una ...
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MAZZEI, Filippo (Philip)
Edoardo Tortarolo
– Nacque a Poggio a Caiano, presso Firenze, il 25 dic. 1730 da Domenico e da Elisabetta del Conte.
Di famiglia benestante, frequentò dal 1747 i corsi di medicina [...] lo sviluppo degli avvenimenti e dei progetti di riforma. Pur essendo recisamente favorevole a una rigenerazione della monarchia e all’abbandono dell’assolutismo, optò per una strategia di moderato riformismo che lo portò, già nell’autunno del 1788, a ...
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MELEGARI, Luigi Amedeo
Gian Savino Pene Vidari
– Nacque il 19 febbr. 1805 a Meletole, frazione di Castelnovo di Sotto, nell’attuale provincia di Reggio Emilia, da Pietro e Maria Simonazzi, contadini [...] principî dell’eguaglianza civile, contraria all’assolutismo della Restaurazione ma ben disposta verso la costituzione francese del 1814 e a maggior ragione verso quella del 1830. La «monarchia rappresentativa» prevista dallo statuto albertino sembra ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Napoletani - Introduzione
Franco Venturi
Il moto riformatore ispirato alle idee illuministiche ha inizio nel Mezzogiorno dell'Italia quando ormai stanno esaurendosi [...] della realtà meridionale. Si accorsero che proprio il ceto degli avvocati costituiva la saldatura tra l'assolutismo tradizionale del potere monarchico e le innumeri potenze, gli infiniti abusi ovunque esercitati dai poteri locali, in ogni angolo del ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...