Parlamento
Augusto Barbera
di Augusto Barbera
Parlamento
Una difficile definizione
Il termine 'parlamento' comprende realtà spesso fra loro non coincidenti, che variano sia nel corso delle diverse [...] .
Quanti nell'Europa continentale, dopo le esperienze monocamerali rivoluzionarie, non vorranno limitarsi a restaurare l'assolutismomonarchico potranno richiamarsi all'esperienza britannica, pervenendo a un sistema di relazioni fra le due camere che ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] italiano – poi divenuto giurista e storico – a misurarsi con la nuova figura assunta dalla religione nell’età dell’assolutismomonarchico. La sua analisi pose capo alla definizione del governo pontificio come di un «totatus», una forma nuova e ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] residue autonomie comunali e di territori amministrati direttamente dal governo centrale, salvo che lo sviluppo dell'assolutismomonarchico ridusse via via il contenuto politico-giurisdizionale del feudo a profitto della burocrazia regia, fino alle ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] storiografia dell'Ottocento che ha prospettato tout court lo Staufen come fondatore dello stato di diritto e dell'assolutismomonarchico illuminato (Liberati). Tale lettura si è resa possibile, com'è stato notato (Romano, in Racine, 1998, pp. IX ...
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Antonello Ciervo
Abstract
Viene esaminato l’istituto giuridico del Regolamento parlamentare, analizzato in questa sede nella sua evoluzione storica, a partire dall’esperienza giuridica inglese e transalpina. [...] una specifica disposizione che riconoscesse il potere regolamentare dell’unica Camera costituita, nel delimitare finalmente l’assolutismomonarchico prevedeva però, per la prima volta, la possibilità per l’Assemblea sovrana di emanare un proprio ...
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DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] l'età moderna e contemp., XXIX-XXX (1977-78), pp. 139-78; A. Baviera Albanese, La Sicilia tra regime patrizio e assolutismomonarchico agli inizi del secolo XVI, in Studi senesi, XLII (1980), p. 200; F. Martino, Documenti dell'università di Messina ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] all’opportunità di strumenti giuridici che evitino la degenerazione della monarchia in tirannia. Il re è il medievale re nella moderno-borghese e si trasforma anche in polemica contro l’assolutismo livellatore in favore dello S. articolato nei ceti e ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] ’ora in poi lo Stato romano avrà come centro la figura di un monarca e non più l’assemblea del senato e i comizi popolari.
Il compito della concezione imperiale, nella quale all’assolutismo derivato dalle filosofie sorte nel mondo ellenistico ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] adulazioni dei cortigiani, segna nella storia della Germania il passaggio dall'assolutismo illuminato del Cancelliere di ferro all'assolutismo gretto e pomposo del monarca (v. guglielmo ii). Finora non Guglielmo I "il vecchio imperatore addormentato ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] occupi ancora nell'U. R. S. S. un posto assolutamente impari all'ampiezza delle riserve, è dimostrato pure dalla scarsa entità Luigi XVIII e s'era atteggiato a capo del fronte unico monarchico contro la Francia; e nel giovane Alessandro già si fanno ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...