LOUVOIS, François-Michel Le Tellier, marchese di
Carlo Morandi
Uomo di stato e ministro della Guerra di Luigi XIV, nato a Parigi il 18 gennaio 1641, morto a Versailles il 16 luglio 1691. Crebbe sotto [...] S. Vauban; ma, nello sforzo di attuarla, la sua politica divenne aggressiva, irritò Carlo Emanuele II e preparò la reazione aperta presente ch'essi videro nel L. lo strumento tipico dell'assolutismo, l'uomo uscito dal "règne de vile bourgeoisie".
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Città marittima del Marocco meridionale, sulla costa atlantica, poco a nord della foce dell'Uadi Sous (Sūs), in fondo ad un'ampia e magnifica baia, occupata dai francesi nel 1913 e dal 1° giugno 1922 costituita [...] i ras etiopici e che, per le loro ricchezze e l'assolutismo del loro governo su molte centinaia di migliaia di vassalli appartenenti fino a prova contraria, in un efficace ausiliario della propria politica;
2. ha soppresso, o per lo meno ha posto ...
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Generale, uomo politico e diplomatico italiano, nato a Castelvetro di Modena nel 1811. Studiava medicina a Parma quando, scoppiati i moti del 1831, si arruolò nelle milizie volontarie del generale Zucchi [...] Miguel, il C. si arruolò come semplice soldato (1833). Passò poi nella Spagna dove i liberali cristini combattevano contro l'assolutismo carlista (1835). Combatté per la costituzione e si distinse in parecchi fatti d'arme. Nel 1838 aveva il grado di ...
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RIEGER, František Ladislav
Karel Stloukal
Uomo politico ed economista cèco, nato l'8 dicembre 1818 a Semily, morto il 3 marzo 1903 a Praga. Era destinato, da suo padre mugnaio, a seguire il mestiere [...] dell'Austria, il R. prese nuovamente parte alla vita politica come deputato al parlamento di Vienna e alla dieta di R. e la Società per l'industria nei primi anni dell'assolutismo), Praga 1934; id., Legenda o budovatelích Národního divadla (Una ...
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Figlio maggiore di Giovanni, nato a Winchester il 1 ottobre 1207, incoronato il 28 ottobre 1216 quando Luigi di Francia e i baroni ribelli si erano impadroniti della più gran parte dell'Inghilterra. Sostenuto [...] E. ad espellerli.
Pio, colto e raffinato E. era tuttavia debole e vile; aspirava all'assolutismo ma mancava di saggezza e di tatto politico. Tuttavia non poco fece per ceutralizzare l'amministrazione, il tesoro, la giustizia, la cancelleria. Più ...
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Nato il 25 settembre 1744, era figlio del principe Augusto Guglielmo, primogenito di Federico il Grande: la morte prematura del padre (1758) lo fece successore al trono di Prussia. Era di carattere cavalleresco, [...] non pensò né a radicali riforme liberali, né all'abolizione dell'assolutismo. Fu sciolta subito sì l'odiata Regia dei monopolî, ma Ancora più funesta la debolezza di Federico Guglielmo nella politica estera. La brillante campagna in Olanda (1787) ...
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Nato a Besançon il 1° gennaio 1737, fece la sua carriera nella marina francese, prima, e poi in quella toscana, sino a che Ferdinando IV Borbone lo chiamò nel 1778 presso di sé a riorganizzare la marina [...] che si era sbarazzata del Tanucci, egli orientò decisamente la politica borbonica verso l'Austria e l'Inghilterra, mentre all'interno attendeva a sottomettere la nobiltà e a consolidare l'assolutismo di fronte alle vecchie classi dominanti e al clero ...
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MEDICI, Luigi cavalier de', principe d'Ottaiano e duca di Sarno
Walter Maturi
Uomo politico, nato a Napoli il 22 aprile 1759, morto a Madrid il 25 gennaio 1830. Cominciò a esercitare la professione [...] a Roma, ma, restaurato di nuovo l'assolutismo monarchico, dopo un altro infelice esperimento di governo fine del sec. XVIII, Napoli 1921; A. Simioni, Le origini del Risorg. politico dell'Italia merid., Messina 1925, I, 414 segg., II, 188 e segg.; ...
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MASSIMILIANO I duca, poi elettore di Baviera
Karl Schottenloher
Nato a Monaco il 17 aprile 1573, morto a Ingolstadt il 27 settembre 1651. Figlio del duca Guglielmo V di Baviera e della duchessa Renata [...] Stati ed esercitò un potere quasi illimitato, nello spirito dell'assolutismo nascente. Fu senza dubbio il maggior sovrano tedesco del mantenere l'unità statale anche sotto il rispetto politico. All'Unione formata dagli evangelici nel 1608 contrappose ...
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Giornalista e statista canadese, nato ad Alloa, presso Edimburgo, il 29 novembre 1818. Nel 1838, emigrò col padre a New York e di qui, nel 1843, a Toronto, nel Canada, dove, dopo aver pubblicato un periodico [...] non poco contribuì anche la sua propaganda, guidata da un fine tatto politico che gli permise, nonostante l'assolutismo di certe sue convinzioni, di affiancarsi ai suoi fieri nemici politici di prima. Negli ultimi anni, il B. si ritirò dalla vita ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...