DORIA, Raimondo
Giuseppe Monsagrati
Nacque nel 1793 a Malaga, in Spagna, da Stefano, discendente di un ramo della nobile famiglia genovese del cui passato splendore restava solo una labile traccia nel [...] e centro operativo a Parigi, si proponeva di combattere l'assolutismo e il sistema di Stati edificato a Vienna dopo la compose, lasciandone la paternità al D., il suo primo scritto politico, quell'opuscolo De l'Espagne en 1829 considerée par rapport ...
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KANDLER, Pietro Paolo
Gianluca Schingo
Nacque a Trieste il 23 maggio 1804 da Paolo, insegnante di disegno, e da Giovanna Ceruti.
Iscritto al ginnasio di Capodistria, fu da uno dei suoi professori, don [...] l'autonomia della regione. Il ritorno dell'assolutismo lo deluse nelle sue aspirazioni riformatrici, bloccando li utilizzò nella compilazione del Corpus inscriptionum Latinarum.
In politica, dopo aver guardato con simpatia alla formazione del Regno d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Vittorio Beonio Brocchieri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento è stato un secolo complicato, certamente per gran parte di coloro [...] distrutto. Nelle sue formulazioni più conseguenti e coerenti, l’assolutismo lascia di fronte al monarca, nella sua lontananza astronomica, una massa omogenea e atomizzata di sudditi. La società politica non appare più un corpo composto di corpi, ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Seicento il “mestiere di re” cambia, rendendo necessario il rafforzamento [...] le cui monarchie spesso vengono considerate il prototipo dell’“assolutismo”, il potere del sovrano non è mai sciolto esercita in prima istanza non tanto nel soffocare la dialettica politica quanto – piuttosto – nel frammentare le autonomie di ceto ...
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Baretti, Giuseppe
Vincenza Perdichizzi
Polemista, critico letterario, linguista (Torino 1719 - Londra 1789), celebre soprattutto per la rivista «La frusta letteraria» (1763-1765). Dopo aver soggiornato [...] una prefazione cui B. fa riferimento come a un «chiacchieramento politico» (lettera del 14 febbr. 1772, in Epistolario, s cura colombi ad una fava», vale a dire svelare i mali dell’assolutismo e indurre i Medici a governare «in guisa, che s’avessero ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rinnovamento dell’architettura è sostenuto per buona parte dalle richieste delle [...] progetti rivelano così un’attenzione per il valore politico degli edifici, evidente nelle tipologie delle facciate, dinamica nella piazza Regia, capolavoro del barocco classico dell’assolutismo. Altri interventi di Juvarra sono quelli per la Grande ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Prima del 1789 nessuno pensa che possa scoppiare una rivoluzione, anche se alcuni [...] dei parlamenti, costituiscono un fermo baluardo contro l’assolutismo.
Nelle campagne l’attività dei coltivatori è gravata fisco regio. Ma le consistenti spese militari provocate dalla politica di potenza gravano per più della metà sul bilancio dello ...
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PICCOLOMINI, Alfonso II
Elisa Novi Chavarria
PICCOLOMINI, Alfonso II. – Nacque con ogni probabilità a Napoli il 10 marzo 1499 da Alfonso I, duca d’Amalfi, e Giovanna d’Aragona.
Era stato suo nonno, [...]
A Napoli Piccolomini dovette fare i conti con il rafforzarsi dell’assolutismo del viceré de Toledo e la politica da questi avviata di disciplinamento e ridimensionamento del peso politico e militare delle grandi casate aristocratiche come la sua. Ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo Stato moderno è la nuova forma di organizzazione politica interna e internazionale [...] XVI secolo; la fase matura inizia con l’età dell’assolutismo nella seconda metà del XVII secolo.
Lo Stato moderno è nazionali come la Francia e l’Inghilterra, sia di realtà politiche sovranazionali come l’Impero spagnolo di Carlo V e di Filippo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare di Paesi Bassi nel Seicento significa parlare di almeno due realtà estremamente [...] un trentennio, a superare la rivale.
Nel 1651 la politica di Oliver Cromwell porta alla promulgazione, in Inghilterra, dell’ autonomia di governo quanto semmai di una forma di assolutismo moderato.
Frequentemente sconvolti dalle guerre europee, i ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...