Dialogo tra corti nazionali e corti internazionali
Remo Caponi
Ci si occupa del dialogo tra corti nazionali, europee e internazionali. È uno dei grandi temi del diritto contemporaneo. Le ragioni di [...] cerca di porre la questione costituzionale «non solo in rapporto alla politica e al diritto, ma in rapporto a tutti i settori della formazione giurisprudenziale del diritto. Nel passaggio dall’assolutismo giuridico, in cui la legge statale era ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] delle riforme riesce a ispirare trascende il piano concreto della lotta politica e il braccio di ferro tra un centro, che ha legge toscana sulla nobiltà del 1750 –, l’«Assolutismo illuminato» della seconda metà innesca fermenti e contraddizioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia giuridica
Francesco Di Donato
Medioevo italiano: padre della storia e padrone della storiografia
Due fondamenti essenziali caratterizzano la storiografia giuridica italiana dalla sua fondazione [...] . Semantica del potere politico nella pubblicistica medievale, 1100-1433, Milano 1969.
B. Paradisi, Apologia della storia giuridica, Bologna 1973.
G. Tarello, Storia della cultura giuridica moderna, 1° vol., Assolutismo e codificazione del diritto ...
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giusnaturalismo
Der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale». Corrente filosofico-giuridica fondata sul presupposto dell’esistenza di un diritto naturale, sulla cui struttura dovranno essere [...] alla teoria del diritto divino dei re e all’assolutismo monarchico. Conclusasi la grande stagione giusnaturalistica, il secolo pone quindi come difesa dell’individuo contro l’ordine imposto dal potere politico. Per Finnis, al di là di un ritorno al g. ...
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DRAGONETTI, Luigi
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila il 1° ott. 1791 dal marchese Giambattista e da Mariangela Benedetti, nel 1800 fu mandato a Roma per compiere gli studi nel collegio "Nazareno". Terminati [...] il Regno. Egli si recò a Roma, ove riprese l'attività politica. Erano gli anni dell'entusiasmo suscitato dall'elezione di Pio IX, poteva essere considerato legittimo un governo basato sull'assolutismo e non sulla volontà del popolo e su libere ...
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FRANCESCO I di Borbone, re delle Due Sicilie
Silvio De Majo
Nacque a Napoli il 19 ag. 1777, secondo figlio maschio di Ferdinando IV, re di Napoli e di Sicilia, e di Maria Carolina d'Asburgo Lorena, [...] e ordine a Napoli.
Con la restaurazione dell'assolutismo F. si venne a trovare nell'ambigua posizione anche il più importante: più per caso che per un preciso disegno politico ci si rivolse ancora una volta alla Spagna, dove il re Ferdinando ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] tradizionale poesia cortigiana, in cui il rapporto tra letteratura -e politica non è incrinato da tensioni. L'Epitalamio fu edito in da una sorta di dramma romanzesco alla staticità di una tragedia "assolut", capace di creare da sé e in sé le proprie ...
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FRULLANI, Leonardo
Renato Pasta
Nacque il 13 giugno 1756 a San Giovanni alla Vena, presso Pisa, da Domenico e Rosa Batini. Appartenente a una famiglia di piccoli proprietari, ricevette i primi rudimenti [...] moderato, ma in sintonia con l'ideale di buon governo maturato nella prima età lorenese e convolata ai presupposti politico-dinastici dell'assolutismo. Anche per questo al F. non venne meno la riconoscenza di Ferdinando III, che il 30 luglio 1815 gli ...
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Città, Regno di Sicilia, demaniali
Andrea Romano
Le peculiari vicende del Regnum Siciliae rendono opportuna una rapida premessa sulle strutture del Regnum prima del riassetto federiciano. Va avvertito, [...] cittadine avvenissero in chiesa, senza identificazione di loci politici d'autonomia, quali i palazzi comunali. Peraltro pp. 41 ss.
A. Marongiu, Concezione della sovranità ed assolutismo di Giustiniano e di Federico II, in Atti del Convegno ...
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BORGIA, Pier Luigi
Enzo Petrucci
Nacque a Játiva presso Valenza da Jofré de Borja y Doms e da Isabella de Borja, sorella di Alonso che fu papa Callisto III. Incerto l'anno della sua nascita, come quello [...] su un piano giuridico, nella loro contestazione dell'assolutismo papale, non riuscirono - né lo potevano, i singoli cittadini erano incorsi per i tumulti, tuttavia l'operato politico di Paolo di Santa Fida fu sostanzialmente confermato, giacché dei ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...