AGOSTINO d'Ancona (Agostino Trionfo)
Biagio Ministeri
Non si conosce la data precisa della nascita. Nell'epigrafe aggiunta ai cenni biografici nell'edizione della Summa de ecclesiastica potestate del [...] si cominciarono a studiare i sistemi politici medievali; riacquistò allora rilievo l'A. politico, polemista, ma l'A. intervenuti i teologi. A favore di Ludovico e contro l'assolutismo papale si schierò Marsilio da Padova con il suo Defensor pacis ...
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CAPECELATRO, Francesco
Carla Russo
Nacque a Nevano (Aversa) feudo appartenente alla sua famiglia, ascritta a Napoli al seggio di Capuana, il 17 ott. 1595 da Annibale e da Lucrezia Pignone, figlia del [...] le sue competenze e minacciare un'accentuazione dell'assolutismo regio. Questo comportamento portò nuovamente il C. sul vicereale e i vari ceti sociali. Per le esigenze della politica madrilena, nella fase più acuta della guerra dei Trent'anni, ...
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TROYA, Carlo
Ennio Corvaglia
– Nacque a Napoli il 7 giugno 1784, primogenito di Michele Troja e di Anna Maria Marpacher.
Ebbe un fratello, Ferdinando (v. la voce in questo Dizionario). Nel corso del [...] p. 4): conobbe da vicino i più importanti studiosi e politici siciliani ed ebbe come educatori il famoso astronomo Giuseppe Piazzi, che contrapponeva le pretese dell’aristocrazia siciliana all’assolutismo illuminato della monarchia borbonica. La sua ...
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Filippo IV re di Francia detto il Bello
Simonetta Safffiotti Bernardi
Figlio di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona, nacque nel 1268 a Fontainbleau, dove morì nel 1314; quarto dei Filippi discesi [...] Pg XX 91-93).
Il ritratto dantesco di F. s'iscrive dunque in un duro giudizio storico, assolutamente negativo per ogni azione politica ricordata, per ogni allusione diretta o indiretta; il personaggio è presentato nella maniera più turpe, colpito sia ...
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GIURBA, Mario
Maria Teresa Napoli
Nacque a Messina nel 1565 da Onofrio, ricco mercante originario di Rometta, nei ranghi della giurazia tra il 1561 e il 1594, e da Silvia Campolo, di potente famiglia [...] viceregio, il G. volle accentuarne il già indubbio valore politico allegando le opinioni di influenti magistrati napoletani (G.F ragion di Stato; professandosi contrario a ogni forma di assolutismo, il G. si collocò nel solco del contrattualismo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dei secoli XIII e XIV la Francia, che ha raggiunto la dimensione di grande Stato [...] del Trecento, in nome di una politica che si fonda sulla netta separazione tra potere temporale e potere spirituale, rimarcando le posizioni dei nuovi teorici del diritto romano e dell’assolutismo monarchico, che pullulano nelle università europee ...
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MORANDI, Carlo
Mauro Moretti
MORANDI, Carlo. – Nacque a Suna, oggi frazione di Verbania, il 6 marzo 1904, da Eugenio Ambrogio, farmacista, e da Maria Carolina Cambieri.
Il padre, che lo stesso Morandi [...] . Agli Annali collaborò nel corso degli anni Trenta, con contributi rilevanti su Ruggiero Bonghi, sulla politica nell’età dell’assolutismo, su Luigi XIV. Inoltre dal 1932, e in parallelo con la sua attività romana, tenne a Pavia, per incarico ...
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CUTELLI, Mario
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Catania alla fine del sec. XVI (1589 ?), figlio naturale di Agatino, esponente di un'antica casata della nobiltà urbana, fin dall'età aragonese al servizio [...] , rieducata in Spagna ad una diversa, unitaria idea d'Impero. Nel progetto politico dei C., il ministero togato doveva poi costituire un mero strumento dell'assolutismo, idoneo a contrastare l'erosione della sovranità ad opera del baronaggio e degli ...
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Spinoza, Baruch
Filippo Mignini
Filosofo, di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo, nato ad Amsterdam nel 1632 e morto a L’Aia nel 1677.
Machiavelli nella biblioteca di Spinoza
L’elenco notarile [...] at Spinoza, «Pensée», 1998, 313, pp. 89-97; S. Visentin, Libertà e assolutismo: l’orizzonte repubblicano nel pensiero olandese della seconda metà del XVII secolo, «Filosofia politica», 1998, 1, pp. 67-85; L. Bove, Le réalisme ontologique de la durée ...
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Da patria a nazione
Alessia Ceccarelli
Il termine «patria» deriva dall’espressione latina terra patria, che in origine avrebbe designato eminentemente un vincolo giuridico-patrimoniale, ovvero la terra [...] , in specie sul piano fiscale e normativo. Lo sforzo compiuto dai massimi pensatori politici, e in specie dai teorici dello Stato moderno e dell’assolutismo monarchico, mira appunto a riavvicinare il concetto di patria a quello di natione (J ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...