CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] del Saggio la spontaneità popolare appare subalterna alla sapiente regia delle minoranze illuminate: "il gran talento del più articolate e complesse di quelle già avanzate dall'assolutismo illuminato (Villani). Per risolvere i problemi creati dall' ...
Leggi Tutto
FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] alleato nel ripristino delle autorità regie.
L'opera di ristrutturazione dello Stato risultò notevolmente impedita dallo sdoppiamento del governo tra le segreterie palermitane e le direzioni napoletane. Assolutamente inefficace fu la riorganizzazione ...
Leggi Tutto
Francia
Stato dell’Europa centroccidentale. Le invasioni barbariche del 5° sec. eliminarono rapidamente il dominio romano sulla Gallia tanto che nel 476, alla caduta dell’impero d’Occidente, vi sussisteva [...] regno di Luigi IX si perfezionò l’organizzazione del potere regio. Con i suoi successori Filippo III l’Ardito (1270- la politica dei grandi ministri e pose il proprio assolutismo anche a base della politica religiosa: combatté i protestanti ...
Leggi Tutto
FORTEBRACCI, Andrea (detto Braccio da Montone)
Pier Luigi Falaschi
Nacque a Perugia il 1° luglio 1368, nel rione di Porta Sant'Angelo al quale era ascritto il castello di Montone, fino al 1280 signoria [...] . Richiamato dagli abitanti di Todi, insorti contro il presidio regio, dal 22 maggio al 18 giugno subì un nuovo assedio 1965, pp. 113, 202; P. Prodi, Lo sviluppo dell'assolutismo nello Stato pontificio, I, Bologna 1968, passim; A. Esch, Bonifaz ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] dalla ragione; ed egli obbediva ad una logica, che era pur sempre quella dell'assolutismo, in funzione del rafforzamento ad ogni costo del potere regio. Questi limiti emergono con tutta evidenza nella sua azione in direzione degli enti locali. Da ...
Leggi Tutto
Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] proletariato". Ancora maggiore è la distanza dall'assolutismo, termine settecentesco che rimanda allo Stato moderno e superiori (De regno); nel caso, poi, di un usurpatore del potere regio, l'uccisore del tiranno è degno di lode e di premio (Commento ...
Leggi Tutto
BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] purché ci si opponesse da un lato ai nostalgici dell'assolutismo, dall'altro alla "fazione" rivoluzionaria e repubblicana.
Nel "restituendo alle plebi cristiane quei diritti che la potestà regia aveva attribuito a se stessa", e proponeva a tal ...
Leggi Tutto
AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] verità è che oltre certi limiti l'opera dell'assolutismo illuminato non poteva procedere, nel Regno di Napoli . XIV, XV, XVI; ibid., Miscell. di Prammatiche, dispacci, circolari regie e viceregie riguardanti il regno di Sicilia dal 1735 al 1813, mss. ...
Leggi Tutto
COSIMO II de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 12 maggio 1590 da Ferdinando I granduca di Toscana e da Cristina figlia di Carlo III duca di Lorena. Ricevette, soprattutto [...] strada del riavvicinamento all'Impero e dei conseguimento del titolo regio. Nel febbraio del 1621 però il reggimento fu licenziato, Toscana, cui da tempo si era intrecciata quella dell'assolutismo mediceo.
Fedele alla formazione giovanile, C. II ...
Leggi Tutto
D'ANDREA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Ravello (presso Amalfi), dove la madre si era ritirata in seguito a difficoltà economiche, il 24 febbr. 1625 da Diego, avvocato in Napoli, di buoni natali [...] e per rivendicare invece il proprio lealismo alle istituzioni regie, sola garanzia di stabilità e di arbitraggio tra i profilatasi da lungo tempo e consolidatasi con l'assolutismo amministrativo del Carpio, spostando definitivamente il peso politico ...
Leggi Tutto
ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...