Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento le esigenze di un recupero d’immagine per la città capitale della Controriforma [...] , ad opera di Pietro da Cortona, pone le basi per la piena affermazione del barocco come interprete figurativo dell’assolutismo monarchico.
Palazzo Barberini, del resto, eretto su disegno di Carlo Maderno ed ultimato da Bernini nel 1633 (con il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo Stato moderno è la nuova forma di organizzazione politica interna e internazionale [...] intermedia è costituita dalla progressiva centralizzazione del potere nel XVI secolo; la fase matura inizia con l’età dell’assolutismo nella seconda metà del XVII secolo.
Lo Stato moderno è un processo, non un sistema
Quasi tutti gli Stati europei ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] provocò le ire di questi, che per poco non lo fece uccidere; già maturavano infatti in S. i concetti di assolutismo illuminato che non potevano renderlo accetto al dispotico Caligola. Assunto al trono Claudio, S., coinvolto in un intrigo di corte ...
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Cameralismo
Pierangelo Schiera
1. Introduzione
Il cameralismo non è fenomeno facile da definire preliminarmente, sulla base di criteri interni attinenti, come di consueto, ai contenuti della sua esistenza [...] cui stiamo trattando.
4. Il carattere pratico dell''arte di governo' tedesca nella prima età moderna. I problemi dell'assolutismo
Nel cameralismo, inteso come il movimento teorico e pratico che accompagnò la formazione e il consolidamento dello Stato ...
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Nella pubblicistica e nella storiografia francese dell’Ottocento, l’epoca del ristabilimento sul trono di Francia del ramo primogenito dei Borbone, dopo la Rivoluzione e l’Impero napoleonico.
Dalla storia [...] idee, facendo del patriottismo liberale quasi una religione.
Finché riuscì a mantenere solidale al suo interno l’Europa assolutista, Metternich poté facilmente dominare il nemico, ma, nonostante la sua abilità, come non era possibile comprimere le ...
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DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] costituzionale. Ciò nonostante dopo il 1848 era stato coinvolto in uno dei tanti processi che erano seguiti al ritorno dell'assolutismo.
Rimasto ancora bambino orfano del padre, il D. restò affidato alle cure della madre che nel 1857 l'iscrisse nel ...
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Statista (Putney 1485 circa - Londra 1540). Da giovane viaggiò e sostò a lungo in Italia. Entrò nel parlamento nel 1523. Qualche anno dopo si pose al servizio del cardinale T. Wolsey, ministro di Enrico [...] monasteri e di confisca dei loro beni; e con la stessa energia tese a realizzare - più per la riaffermazione dell'assolutismo regio che per ispirazione religiosa - la riforma anglicana. Nel 1540 convinse il re a sposare, per opportunità politica, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pietro Corsi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Europa del Seicento si registra un considerevole aumento del numero di coloro che [...] da trasformazioni politico-economiche (e a sua volta vi contribuisce), quali il consolidamento degli Stati nazionali e l’assolutismo monarchico, la diffusione di nuove tecniche di guerra, i viaggi di esplorazione, l’espansione commerciale e coloniale ...
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Albertini, Rudolf von
Carlo Varotti
Storico svizzero (Zurigo 1923 - Fürstenau 2004), allievo di Federico Chabod, è stato professore nelle università di Heidelberg e di Zurigo. I suoi studi spaziano [...] , 1970; dalla quale si cita). Di storia del pensiero politico si occupa anche la sua prima monografia, dedicata all’assolutismo francese, Das politische Denke in Frankreich zur Zeit Richelieus (1951). A partire dagli anni Sessanta A. si è dedicato ...
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carlismo
Movimento politico spagnolo conservatore che riunì i partigiani di don Carlos di Spagna, il quale, rifiutando di accettare l’abrogazione della legge salica operata dal fratello Ferdinando VII, [...] , ebbe fine con la Convenzione di Vergara (31 ag. 1839), che segnò la sconfitta dei carlisti, fautori dell’assolutismo monarchico più intransigente e di una stretta collaborazione con la Chiesa cattolica, da parte dei costituzionali di Maria Cristina ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...