MARTIGNAC, Jean-Baptiste-Sylvère Gay, visconte di
Uomo politico francese, nato a Bordeaux il 20 giugno 1778, morto a Parigi il 3 aprile 1832. Già segretario di E.-J. Sieyès nel 1798, non esercitò alcuna [...] de 1823, pubblicato postumo nel 1832) partecipò come commissario civile, invano tentando di moderare gli eccessi dei partigiani dell'assolutismo. Consigliere di stato fin dal 1822, ministro di stato e visconte al ritorno di Spagna, il M. temperò ...
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Prelato e uomo politico francese, nato a Issoire il 17 gennaio 1463, morto a Nantouillet il 1° luglio 1535 Dal 1507 era primo presidente del Parlamento di Parigi; all'avvento al trono di Francesco I (1515), [...] dell'ortodossia religiosa contro la propaganda riformatrice. Allo stesso modo, egli era politicamente un fervido assertore dell'assolutismo monarchico. La lotta contro il connestabile di Borbone, tipico esempio di politica antifeudale, ebbe in lui il ...
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Il titolo di αὐτοκράτωρ "autocrate" fu usato dai Greci per tradurre il latino imperator; i Greci, specie gli Ateniesi, avevano chiamato αὐτοκράτωρ il generale investito di poteri supremi ed esonerato preventivamente [...] non si può dire che la parola autocrazia sia un sinonimo di tirannide, nel senso cioè che non sempre l'autocrate è un tiranno nell'accezione comune di questa parola; sotto un certo profilo, invece, è legittimo identificare autocrazia e assolutismo. ...
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COSTA, Oronzo Gabriele
Maria Beatrice D'Ambrosio
Nacque da Domenico e Vita Manieri ad Alessano (Lecce) il 26 ag. 1787. Frequentò a Lecce le prime scuole, si occupò per qualche tempo di filosofia ed [...] 1819. Durante il nonimestre costituzionale 1820-21 fu segretario della Deputazione provinciale leccese, per cui al ritorno dell'assolutismo fu costretto ad abbandonare l'insegnamento e a lasciare definitivamente la Puglia, per trasferirsi nel 1824 a ...
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Titolo per indicare funzioni di varie amministrazioni, che vanno da quelle di semplice impiegato in una branca, specialmente in quella giudiziaria, dell'amministrazione dello stato, su fino a quelle dei [...] al controllo di più larga cerchia di persone; ma negli stati, come l'Inghilterra e il Sacro Romano Impero, dove l'assolutismo regio non riuscì a imporsi del tutto, il titolo di cancelliere rimase; come è rimasto nelle università inglesi per vezzo d ...
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Nato il 25 settembre 1744, era figlio del principe Augusto Guglielmo, primogenito di Federico il Grande: la morte prematura del padre (1758) lo fece successore al trono di Prussia. Era di carattere cavalleresco, [...] del duro regime di Federico il Grande. Ma il nuovo re non pensò né a radicali riforme liberali, né all'abolizione dell'assolutismo. Fu sciolta subito sì l'odiata Regia dei monopolî, ma altre misure, come l'affrancazione del commercio del grano e l ...
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Nacque ad Azay-le-Ferron il 7 marzo 1730. Avviato fin dalla prima giovinezza alla carriera diplomatica, pervenne rapidamente a posti di alta responsabilità: fra il 1760 e il 1770 fu ambasciatore in Russia [...] mortalmente la mentalità dell'antico regime e annullò virtualmente la triste efficacia di uno dei più odiati strumenti dell'assolutismo. Egli si oppose, come poté, alla convocazione degli Stati generali, specialmente quando fu fissato il numero dei ...
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MASSIMILIANO I Giuseppe, re di Baviera
Karl Schottenloher
Nato a Mannheim il 27 maggio 1756, morto a Nynphenburg il 13 ottobre 1825. Figlio del duca Federico di Due Ponti, fu educato secondo lo spirito [...] germanica.
All'interno M. G., per rafforzare la recente unità dello stato, accolse, nel quadro di un assolutismo illuminato, le conquiste della rivoluzione francese nel campo giuridico, sociale ed ecclesiastico. Introdusse un codice penale più mite ...
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MACEDO, José Agostinho de
José Pereira Tavares
Scrittore portoghese, nato a Beia l'11 settembre 1761, morto a Pedrouços il 2 ottobre 1831. Nel 1778 entrò fra gli agostiniani, ma nel 1792 ne uscì rimanendo [...] ). Nei giornali ch'egli diresse e in gran parte redasse, sfogò la sua virulenza di polemista, specie in difesa del suo assolutismo politico: usò la satira aspra e violenta in un poema eroicomico (Os burros, 1827). In molte altre opere e in diversi ...
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FORTUNATO, Giustino
Giuseppe Paladino
Uomo politico, nato a Rionero in Vulture il 20 agosto 1777, morto a Napoli il 22 agosto 1862. Studiò a Napoli, poi insegnò matematiche nel Collegio militare. Nel [...] alla Corte dei conti, della quale divenne procuratore generale. Nel 1831 partecipò al tentativo dell'Intonti di temperare l'assolutismo vigente nel Regno delle Due Siedie. Nel 1841 Ferdinando II lo nominò ministro senza portafoglio e nel 1847 gli ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...