MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] non la supremazia.
In Italia, mentre sulla base del comune s'instaura la signoria regionale con tendenza livellatrice di assolutismo e di democrazia, Chiesa e Impero sopravvivono nei poeti, nei veggenti, nei teorici al servizio imperiale; ma qui pure ...
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Nata il 22 settembre 1601 da Filippo III re di Spagna e da Margherita d'Austria-Stiria, sposò il 25 dicembre 1615 Luigi XIII, re di Francia; ma solo il 5 settembre 1638 diede alla luce Luigi XIV e, il [...] e continuata la guerra con la Spagna. Ma la crisi di malcontento nel popolo per la miseria, nell'aristocrazia per l'assolutismo, scoppiò in sommosse. La prima Fronda, detta parlamentare (1648), fu da A., (fuggita col re e Mazarino a Saint-Germain il ...
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FRANCESCO I de' Medici, granduca di Toscana
Antonio Panella
Figlio di Cosimo I e di Eleonora di Toledo, nato a Firenze il 25 marzo 1541, successe al padre nel 1574; ma già da dieci anni Cosimo I gli [...] l'esautoramento di quei consigli e magistrature, che risentivano dell'antica costituzione repubblicana. Ancora un passo verso l'assolutismo, imposto anche dalla necessità; ché non erano del tutto spente in certe famiglie le speranze di rivincita e ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] "con una, minestra un pezzo di carne e un'insalata", come diceva il marchese di Villamarina (B. Montale, Dall'assolutismo settecentesco alle libertà costituzionali, Roma 1973, p. 117), il D. trascorse una giovinezza non brillante e cominciò presto a ...
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BARBARISI, Saverio
Mario Migliucci
Nacque a Foggia il 30 genn. 1780 da una famiglia di negozianti, dalla quale fu fatto educare nel monastero di Lucera; ma egli si rifiutò di seguire la carriera eccles, [...] "partito italiano" per la sua prospettiva politica nazionale, si contrapponeva sia ai reazionari, che propugnavano l'assolutismo monarchico, sia al cosiddetto "partito francese", che accoglieva gli ultimi murattiani e i liberali del 1820, e ...
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Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia.
Angioini, aragonesi e asburgo
Parte integrante del [...] II fu costretto a concedere una Costituzione, ma già nel maggio la fase costituzionale si chiuse con il ripristino dell'assolutismo. Nella seconda metà degli anni Cinquanta si segnarono i destini del Regno con il distacco dei ceti più avanzati della ...
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SARAGOZZA (sp. Zaragoza; A. T., 41-42)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Pietro BOSCH GIMPERA
Nino CORTESE
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Capitale storica dell'Aragona e capoluogo dell'omonima provincia; sorge a 41°39′24″ N. e [...] restò soltanto capitale dell'Aragona. Allora tentò difendere almeno i suoi fueros, e in un disperato tentativo insorse contro l'assolutismo di Filippo II. Ma la rivolta fu aspramente soffocata; il suo capo, il gran justicia don Martino de Lanuza, fu ...
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PROCESSO
Luigi RAGGI
Francesco ROBERTI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Biondo BIONDI
Aldo CHECCHINI
Enrico Tullio LIEBAMAN
Eugenio FLORIAN
Giuseppe BETTIOL
Nicola JAEGER
. Quanto più si rinforza l'organizzazione [...] la Bocca della verità a Venezia e la Tamburazione a Firenze. Le denunce diventarono così, specialmente nel periodo dell'assolutismo, uno strumento di calunnia e di vendetta, tanto più pericoloso in quanto ai denuncianti venivano promessi premî e ...
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LA BOÉTIE, Estienne de
Salvatore Battaglia
Scrittore francese, nato a Sarlat il 1° novembre 1530, morto di peste a Germignan presso Bordeaux il 18 agosto 1563. Consigliere al parlamento di Bordeaux [...] libresca anziché attuale e programmatica, La B. celebrava la libertà popolare, istituzione naturale e divina, di contro all'assolutismo del tiranno; e poiché gli uomini sono nati liberi ed eguali, egli definiva la loro servitù "volontaria" in ...
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Emiro della Transgiordania, secondogenito dell'ex-re al-Husain del Higiāz; nato alla Mecca nel 1883, visse a Costantinopoli dal 1895 al 1908. Partecipò al movimento unionista turco e, tornato alla Mecca, [...] gran parte la proclamazione di quest'ultimo a califfo (1924).
Nonostante i dissensi coi suoi ministri, i favoritismi, la prodigalità, l'assolutismo, ‛Abd Allāh si mantiene sul trono da otto anni; ma la sua aspirazione a regnare sulla Palestina e la ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...