. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] del secolo demo-liberale. Non si torna indietro. La dottrina fascista non ha eletto a suo profeta De Maistre. L'assolutismo monarchico fu, e così pure ogni ecclesiolatria. Così "furono" i privilegi feudali e la divisione in caste impenetrabili e non ...
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POTERI
Donato DONATI
Francesco ROVELLI
Giovanni SALEMI
Guido ZANOBINI
Divisione dei poteri. - Distinta dalla dottrina puramente giuridica e teorica della classificazione delle funzioni dello stato [...] o del popolo esercitasse tutte e tre le funzioni".
Propagata in un tempo in cui grave e doloroso era diventato l'assolutismo regio, forti e vive le aspirazioni verso forme più libere di governo, non può meravigliare la grande fortuna acquistata in ...
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WÜRTTEMBERG (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Carlo ANTONI
È uno dei principali Länder della Germania, al 3° posto per estensione e al 4° per numero d'abitanti, con 19.507 kmq. di superficie (pari al [...] . Un tentativo di reazione del duca Federico I (1593-1608), seguace di Bodin e uno dei primi campioni dell'assolutismo, s'interruppe con la sua morte. I Landstände fecero giustiziare il suo cancelliere Matteo Enzlin e crearono una "cassa segreta ...
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LONGINO, Cassio (Λογγῖνος)
Augusto Rostagni
Fu tra i dotti più rappresentativi del sec. III d. C., letterato e filosofo neoplatonico, partecipe d'un largo movimento d' idee che si svolgeva specialmente [...] il libretto è indirizzato). E vivendo a Roma, egli ci dà un quadro molto vivo dell'impero volgente verso l'assolutismo: poiché sulla fine dell'opera, parte in persona propria, parte nella persona di un innominato filosofo, fa dipendere il decadimento ...
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Critico russo della prima metà del sec. XIX, nacque il 30 maggio 1810 a Sveaborg; suo nonno era prete, suo padre medico. Crebbe in mezzo a una agitata vita familiare. Nel 1825 entrò al ginnasio di Penza, [...] , il critico di Goethe; La ragione crea la passione), il culto della realtà raggiunge infatti il suo culmine. L'assolutismo dello zar russo viene celebrato come istituzione divina, al principio "tutto ciò che è reale è razionale" viene innalzato un ...
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NESSELRODE, Karl Robert, conte di
Walter MATURI
Diplomatico russo, nato a Lisbona il 14 dicembre 1780, morto a Pietroburgo il 23 marzo 1862. Suo padre, diplomatico russo, fu il suo primo maestro. Nel [...] , la nemica ereditaria della Russia, un'alleata contro le mire franco-egiziane; salvarono nel 1849 l'Europa conservatrice ed assolutista dalla marea liberale e democratica. Mai la Russia era giunta a tale posizione nel mondo: non voleva abusarne N ...
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NEVROSI (dal gr. νεῦρον "nervo")
Vittorio Challiol
Locuzione destinata, nel linguaggio corrente, a designare quelle affezioni del sistema nervoso o di qualunque altro sistema od organo, nelle quali non [...] genetico della nevrosi traumatica come esclusivamente psichico. Probabilmente tutte e due queste opinioni peccano per troppo assolutismo: la multiformità delle manifestazioni di questa forma morbosa, che è dimostrata dal gran numero di denominazioni ...
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HOLLES, Denzil
Florence M. G. Higham
Parlamentare inglese, nato il 31 ottobre 1599. Fu secondo figlio di Giovanni Holles, primo conte di Clare. Rigido puritano, benché, come uomo di stato, non avesse [...] del paese), si oppose fieramente al Test Act, incominciò a diffidare del re, che egli sospettava nutrisse progetti di assolutismo, e fu sempre estraneo agl'intrighi dei dirigenti whigs con Barrillon, il ministro di Luigi XIV. Nel 1679 fu membro ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] il duca fu il ressort della riflessione politica di Muratori, avverso alla ragion di Stato (Salvatorelli, 1935) e ispirato a un assolutismo che trovò formulazione nel Codice carolino (1726, in Donati, 1935) e nella Pubblica felicità (s.l. s.d. [ma ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] precisamente nel 1603, le opere del G. vennero inserite nell'Index librorum prohibitorum.
Un potente sostegno alla causa dell'assolutismo monarchico fu offerto dal G. con le Regales disputationes (Londini 1605) dedicate a Giacomo I Stuart nuovo re d ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...