censura
Marzia Ponso
Limitazioni della libertà di espressione
La censura è lo strumento di controllo con il quale il potere limita la libertà di espressione e la diffusione di informazioni, idee e opinioni, [...] divina dell'autorità regia, perseguivano l'eresia e le deviazioni politiche come atti di tradimento.
Con il declino dell'assolutismo, anche la censura perse importanza. In Gran Bretagna, tra la prima e la seconda Rivoluzione inglese (1642-89), furono ...
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Consenso
Maurizio Cotta
Il concetto: ambiti di riferimento e significati
Il tema del consenso ricorre nelle riflessioni condotte su una pluralità di ambiti della vita sociale. Senza pretesa di completezza [...] che di quello cittadino (o delle integrazioni tra i due, quali i parlamenti per ceti) a favore dell'assolutismo monarchico indebolisce molto, sia sul piano della realtà politica che su quello della riflessione dottrinaria, il tema del consenso ...
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Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] delle ideologie e dottrine, che a loro piacimento sfruttano, modificano, lasciano cadere, per poi riprenderle, dichiararle immutabili e assolutamente vincolanti, e magari imporle in modo cruento; ciò vale, e in non piccola misura, anche per l'uso ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] la volontà di tutto conoscere per meglio governare, secondo un codice comportamentale tipico dello ‘Stato di polizia’ del tardo assolutismo.
Non meno rilevanti furono i brevi periodi fuori Stato. Nel 1768 fu a Napoli per il matrimonio della sorella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Culto e cultura della storiografia giuridica in Italia
Carlos Petit
In Europa non vi è una disciplina più avvezza dell’italiana al rendiconto pubblico attraverso bilanci periodici dei lavori intrapresi [...] , pp. 1-597.
F. Calasso, Storicità del diritto, Milano 1966.
G. Tarello, Storia della cultura giuridica moderna, 1° vol., Assolutismo e codificazione del diritto, Bologna 1976.
M. Bellomo, L’Europa del diritto comune, Roma 1988.
G. Tarello, Cultura ...
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BUONVISI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Lucca il 16 maggio 1626 da Vincenzo di Ludovico e da Maria di Alessandro Gabrielli. Compì i primi studi nel seminario cittadino, sotto la direzione di Giuseppe [...] conseguenze che una incontrastata egemonia europea del Borbone avrebbe provocato nel mondo cattolico già sconvolto dall'intransigente assolutismo del monarca e dalle contese dottrinali e disciplinari del clero di Francia.
Nell'opera diplomatica del B ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Hegel gli allievi si dividono sulla base di interpretazioni divergenti [...] crede a tutte queste cose come a sacri dogmi con cieca dedizione; mentre il prussiano non ha nulla in contrario a che l’assolutismo tenga per sé l’assoluto quale si rappresenta nello Stato, cioè lo spirito divino che entra nel mondo in forma di Stato ...
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FEDERICI, Domenico
Maria Giuseppina Marotta
Nacque il 16 maggio 1633 a Bargni (frazione di Serrungarina, provincia di Pesaro Urbino), nel territorio di Fano, da Bastiano e Domenica. Compì studi giuridici [...] , il F. rispondeva alla presunta inderogabilità delle consuetudini locali anche da parte dei sovrani con un'accentuata esaltazione dell'assolutismo regio, che, con il conforto di s. Paolo, avrebbe facoltà di derogare ad ogni egge e consuetudine in ...
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FILOMARINO, Clemente
Toni Iermano
Nato a Napoli da Pasquale, quarto duca della Torre, e da Maddalena Rospigliosi il 6 apr. 1755, fu mandato a studiare presso il collegio "Nazareno" di Roma, dove ebbe [...] illuministica, il F. fu in contatto con una generazione di riformatorí che progressivamente si allontanava dall'assolutismo paternalistico della monarchia borbonica. Anche gli arcadi, influenzati dalla presenza momentanea di poeti e scrittori come ...
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TAMBRONI, Giuseppe
Maria Pia Casalena
– Nacque a Bologna l’8 settembre 1773 da Paolo, agiato cuoco di origini parmensi, e da Rosa Muzzi.
Fu istruito in casa assieme alla sorella Clotilde (v. la voce [...] , con la liquidazione degli istituti rappresentativi tanto amati in precedenza e con un’accentuata disposizione verso un ideale di ‘assolutismo moderno’.
Divenuto per un breve periodo console a Livorno, con decreto dell’11 marzo 1811 fu trasferito a ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...