Filippo IV re di Francia detto il Bello
Simonetta Safffiotti Bernardi
Figlio di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona, nacque nel 1268 a Fontainbleau, dove morì nel 1314; quarto dei Filippi discesi [...] cupide vele (Pg XX 91-93).
Il ritratto dantesco di F. s'iscrive dunque in un duro giudizio storico, assolutamente negativo per ogni azione politica ricordata, per ogni allusione diretta o indiretta; il personaggio è presentato nella maniera più turpe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Michel Foucault è un filosofo francese la cui opera ha investito un vasto insieme di [...] nelle società industriali è radicalmente diverso da quello su cui erano fondate le società precedenti, e in particolare l’assolutismo monarchico; non si dirama da un centro unico (il sovrano) per investire tutta la società, ma ha infiniti centri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dei secoli XIII e XIV la Francia, che ha raggiunto la dimensione di grande Stato [...] netta separazione tra potere temporale e potere spirituale, rimarcando le posizioni dei nuovi teorici del diritto romano e dell’assolutismo monarchico, che pullulano nelle università europee. Lo scontro col papato si svolge in varie fasi, tra il 1296 ...
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Da patria a nazione
Alessia Ceccarelli
Il termine «patria» deriva dall’espressione latina terra patria, che in origine avrebbe designato eminentemente un vincolo giuridico-patrimoniale, ovvero la terra [...] dell’inglese J. Locke, la patria e la nazione potevano coincidere solo a opera di sovrani incapaci di derive assolutiste. Anche al contemporaneo A. Genovesi (1713-1769), filosofo ed economista, la nozione di patria appariva ormai meno chimerica (sul ...
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ARGENTO, Gaetano
Elvira Gencarelli
Nacque il 28 dic. 1661 a Cosenza, da una famiglia proveniente da Rose. In quella città l'A. intraprese gli studi di filosofia, lettere e diritto, in un ambiente intellettuale [...] ecclesiastica, che ricalca in sostanza le tesi della pubblicistica giurisdizionalistica dell'epoca, fautrice del potenziamento dell'assolutismo nonarchico e dell'accentramento contro le immunità e i diritti ecclesiastici e contro l'anarchia baronale ...
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SANSEVERINO, Ferrante
Luca Addante
– Nacque il 18 gennaio 1507 a Napoli, da Roberto – principe di Salerno, conte di Marsico e signore d’altri feudi – e da Marina d’Aragona, dei duchi di Villahermosa, [...] suo essere il «primo barone» del Regno (Dell’Istoria..., 1769, p. 113), a fronte di un Toledo deciso ad affermare l’assolutismo regio a scapito, in primo luogo, dei grandi feudatari. Lo scontro, che covò per qualche tempo sotto la cenere, divampò nel ...
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BERARDI, Angelo
Nacque a Sant'Agata Feltria verso la seconda metà del sec. XVII, presumibilmente tra il 1627 e il 1630. Ebbe come suo "primo... precettore e paesano" di studi musicali un certo Sarti, [...] proposito l'uso delle dissonanze di ritardo, o legature, e la loro risoluzione nei Documenti armonici: "Onde dico assolutamente che se li prattici armonici non havessero inventato il modo di adoperare le dissonanze, sarebbe la scienza della musica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento sembra aver abbandonato le aspirazioni universalistiche. O, almeno,nella [...] e i Paesi Bassi”, la conclusione del conflitto vede il tramonto di un modello costituzionale e di governo: quello dell’assolutismo monarchico, impersonificato dal Re Sole che, un anno dopo, muore mentre si affacciano sulla scena dell’egemonia l ...
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CALLIDO, Gaetano (Antonio)
Oscar Mischiati
Nacque ad Este (Padova) il 14 genn. 1727 da Agostino e Veneranda Tagliapietra. Non si sa da chi abbia appreso i primi elementi dell'arte organaria: giunse a [...] riutilizzazione di strumenti preesistenti; è questo un riflesso degli orientamenti culturali dell'epoca dominati dall'assolutismo razionalista dell'illuminismo tipicamente antistorico.
Elementi mutuati dalla tradizione sono il ripieno a file separate ...
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GIUSTI, Luigi
Stefano Meschini
Nacque a Venezia l'11 nov. 1709 da Pietro, di famiglia cittadina antica ma decaduta. Scarse sono le notizie intorno ai primi anni della sua vita; risulta comunque che [...] s., 169, 172, 249, 253, 296 s., 305, 310, 324; Id., Il Settecento milanese, ibid. 1934, p. 204; F. Valsecchi, L'assolutismo illuminato in Austria e in Lombardia, II, Bologna 1934, pp. 150, 159, 214, 254; G. Baretti, Epistolario, a cura di L. Piccioni ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...