SCHRÖDER, Wilhelm von
Anna Maria Ratti
Nato a Königsberg (Sassonia Coburgo) il 15 novembre 1640, morto nell'attuale Prešov (Cecoslovacchia) nell'ottobre 1688 o 1689. Come alchimista fu per alcuni anni [...] Mun (v., XXIV, p. 21) circa la bilancia del commercio e i divieti di esportazione delle monete. Partigiano dell'assolutismo, sostenne nella sua opera principale Fürstliche Schatz- und Rent-Kammer (Lipsia 1686) che la politica economica dovesse essere ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] (1796). Con la Rivoluzione francese (alla quale diede una tiepida adesione) maturò il suo distacco dall'assolutismo illuminato per sostenere la necessità di un regime costituzionale.
Opere
Scrittore brillante e profondo, scrisse inoltre le ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] "con una, minestra un pezzo di carne e un'insalata", come diceva il marchese di Villamarina (B. Montale, Dall'assolutismo settecentesco alle libertà costituzionali, Roma 1973, p. 117), il D. trascorse una giovinezza non brillante e cominciò presto a ...
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PALLAVICINO GRIMALDI, Giuseppe Camillo
M. Elisabetta Tonizzi
PALLAVICINO (Pallavicini) GRIMALDI, Giuseppe Camillo. – Nacque a Genova il 14 marzo 1811, quartogenito del marchese Alessandro Pallavicino [...] civile, le Regie Finanze, la Milizia e l’Istruzione pubblica, argomenti prioritari rivolti dal riformismo liberale all’assolutismo della monarchia sabauda.
Nel 1847 entrò nel Comitato dell’ordine (dal 1848 Circolo nazionale) promosso da Giorgio ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] 81). A essa seguirono le due rivoluzioni inglesi del 17° sec. (1628-60 e 1688-89) che segnarono la fine dell’assolutismo monarchico in Inghilterra. Di grande significato fu poi la R. americana, che portò alla nascita degli Stati Uniti d’America (1776 ...
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Diritto dell'economia
FRANCESCO GALGANO
sommario: 1. Il diritto e l'economia nelle esperienze storiche: a) la società comunale; b) le monarchie assolute; c) la società liberale. 2. L'esperienza del [...] verso lo Stato non è estinta anche se è mutata la ragione, che non è più, come ai tempi dell'assolutismo monarchico, una ragione politica, o soprattutto politica, di diffidenza verso un'istituzione governata da una classe antagonista. Ora dallo Stato ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] 'Assemblea nazionale, in particolare dall'idea di costituzione, che poneva nella legge un limite oggettivo all'assolutismo dispotico del sovrano.
Definitosi semplice curioso osservatore degli avvenimenti, di cui era dettagliatamente informato per l ...
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CURIAZIO, Antonio Maria
Marina Caffiero
Nulla si conosce dei dati biografici né della formazione culturale di questo abate lombardo, storico ed economista, attivo fra l'ultimo trentennio del Settecento [...] il particolare interesse de' cittadini col generale dello Stato" sulla base dell'accettazione dei principi dell'assolutismo illuminato accordati però con quelli della religione. Egli delineava infatti una concezione paternalistica della sovranità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gian Rinaldo Carli
Antonio Trampus
Nel panorama della storia del pensiero economico del Settecento, la figura di Gian Rinaldo Carli si impose quale figura di transizione fra la tradizione erudita e [...] teoria della sovranità e della società descritta da Carli nel suo sviluppo storico diventava così una chiara giustificazione dell’assolutismo illuminato: il sovrano trovava i limiti all’esercizio del suo potere nel diritto naturale e nel principio di ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] come grande potenza europea, in competizione con l’Austria per l’egemonia sulla Germania. Federico II, campione dell’assolutismo illuminato, senza intaccare la divisione della società in ceti, con particolare rispetto per il ruolo dell’aristocrazia ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...