l’état c’est moi Espressione («lo Stato sono io») attribuita a Luigi XIV re di Francia, poi comunemente assunta a esprimere l’assolutismo monarchico. Secondo la tradizione, la frase sarebbe stata pronunciata [...] il 13 aprile 1655 da Luigi allorché, comparso in tenuta da caccia nel parlamento di Parigi, intimò la sospensione della discussione in corso sugli édits bursaux, i decreti della corona che istituivano ...
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VAS, Gereben (pseudonimo di Giuseppe Radákovits)
Giulio de Miskolczy
Prosatore ungherese, nato il 7 marzo 1823 a Fürged, morto a Vienna il 26 gennaio 1868. Laureatosi in giurisprudenza, nel 1848 ebbe [...] l'incarico di redigere il giornale politico Nép barátja (Amico del popolo); durante l'assolutismo venne imprigionato.
Di fantasia non molto feconda, deve i suoi successi letterarî al suo schietto stile naturalistico e al suo spirito umoristico. ...
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Scrittore danese (Vordingborg, Copenaghen, 1750 - Parigi 1841). Di famiglia oriunda della Norvegia, partecipò alle idee della Rivoluzione francese con romanzi di satira sociale (Rigsdalersedlens Haendelser [...] di una banconota", 1787-93), drammi e commedie (De Vonner og de Vanner "Sangue blu", 1792) e discorsi contro l'assolutismo e la nobiltà, che nel 1799 gli procurarono l'esilio. Separatosi dalla moglie Th. Gyllembourg (v.), si stabilì a Parigi ...
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Letterato e patriota ceco (Borová, Přibyslav, 1821 - Praga 1856). Intellettuale eclettico, fu soprattutto editore di giornali: il Národní noviny ("Il giornale del popolo"), intorno al quale nel 1848 si [...] raccolse buona parte del movimento democratico ceco, e lo Slovan ("Lo Slavo"), focolaio di lotta contro l'assolutismo. Arrestato una prima volta, dopo la liberazione si sforzò di conciliare le aspirazioni del movimento di opposizione col governo di ...
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Poeta, critico e saggista egiziano (Aswān 1889 - Cairo 1964); una delle figure più note della letteratura araba del XX secolo, più che per la sua produzione lirica, d'ispirazione e spirito moderni sotto [...] forme tradizionali, per i suoi saggi critico-letterarî e sociali (Ore tra i libri, Letture nei libri e nella vita, L'assolutismo nel sec. 20º). ...
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Scrittore danese (Ribe 1619 - Copenaghen 1677), autore d'un gran numero di poesie d'occasione di tono ora popolareggiante, ora aulico barocco; ma noto in Danimarca, oltre che per la sua facile musa, quale [...] autore e editore del mensile politico-letterario in alessandrini Den danske Mercurius (1666-77), che, strumento celebrativo e apologetico dell'assolutismo regio, godette dell'appoggio della Corte e della sua eminenza grigia, Peder Schumacher. ...
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Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] erano – secondo Voltaire – gli esempi da seguire, gli antidoti al dominio oppressivo, feudale e conformistico che l’assolutismo monarchico-religioso imponeva alla Francia. Rientrato in patria, il filosofo ebbe per breve tempo la carica di storiografo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] di criticare autorità e opinioni; rifiutò i condizionamenti nella ricerca o gli schematismi della storiografia simpatetica con l’assolutismo. Le sue opere storiche offrirono un’immagine articolata dell’Italia preromana; la scoperta dei codici greci ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] provocò le ire di questi, che per poco non lo fece uccidere; già maturavano infatti in S. i concetti di assolutismo illuminato che non potevano renderlo accetto al dispotico Caligola. Assunto al trono Claudio, S., coinvolto in un intrigo di corte ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] ministri illuminati, dei Cristiani, dei Neri, dei Tanucci, dei d'Ormea, dei Bogino. Alle sue spalle aveva l'opera dell'assolutismo. Di fronte a sé, al suo tramonto, la generazione del «Caffè» doveva trovare la rivoluzione. Tra questo e quella tentò ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...