Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] e successivamente papistica alla molteplice varietà degli statini, o degli Stati, prefigurazioni, per i sovrani, dell'illuminato assolutismo settecentistico e, per i popoli ormai parzialmente acquisiti alle idee nuove, delle patrie in gestazione o in ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] dell’oratoria dalle aule dei tribunali e delle assemblee pubbliche alle scuole con la caduta della Repubblica e l’insorgere dell’assolutismo imperiale.
È in questo clima di forte interesse per la retorica che sul finire del I secolo d.C. Marco Fabio ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] della Patria che risorgeva grazie alla dea Industria, riformatrice della produzione agraria, dove le lodi per l'assolutismo illuminato si mescolano all'invettiva contro l'"empia" filosofia irreligiosa. Più felici sono i versi nei quali ...
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GALANTI, Giuseppe Maria
Antonello Pizzaleo
Nacque il 25 nov. 1743 a Santacroce di Morcone nel contado di Molise (oggi Santa Croce del Sannio) da Giambattista e da Agata Musaccio. Primo di dodici figli, [...] 129). Così, già ripiegato sugli studi di antichità, il suo pensiero tendeva ormai al conservatorismo: "L'ideale d'un assolutismo illuminato si volgeva contro ogni aspirazione costituzionale" (Venturi, 1962, p. 981). Il 25 genn. 1799 venne invitato a ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] , I giacobini piemontesi (1794-1814), Roma 1989, II, p. 774; R. Berardi, L'istruzione della donna in Piemonte. Dall'assolutismo dinastico al cesarismo napoleonico, Torino 1991, pp. 254, 259, 269-271, 275 s.; M. Roggero, L'alfabeto e le orazioni ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Napoletani - Introduzione
Franco Venturi
Il moto riformatore ispirato alle idee illuministiche ha inizio nel Mezzogiorno dell'Italia quando ormai stanno esaurendosi [...] , economica della realtà meridionale. Si accorsero che proprio il ceto degli avvocati costituiva la saldatura tra l'assolutismo tradizionale del potere monarchico e le innumeri potenze, gli infiniti abusi ovunque esercitati dai poteri locali, in ...
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GRASER, Giovanni Battista
Beatrice Maschietto
, Nacque a Rovereto il 2 apr. 1718 (o il 4, secondo le Memorie dell'I.R. Accademia… degli Agiati…, p. 291), da una famiglia di modestissime condizioni: [...] di Fassa 1991, pp. 189-210; M.R. Di Simone, Legislazione e riforme nel Trentino del Settecento. Francesco Vigilio Barbacovi tra assolutismo e illuminismo, Bologna 1992, pp. 18 n., 217 n., 429, 453 s.; La cultura tedesca in Italia. 1750-1850, a cura ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] rendendo inefficace l'azione del governo; le simpatie del C.vanno chiaramente, in prospettiva, ad una forma di assolutismo "illuminato", in cui è individuato il modo per superare gli interessi particolari nel perseguimento del bene generale della ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] stabilite sulle isole dell’Atlantico settentrionale. Nell’Islanda, anzi, dopo la grande immigrazione dei Norvegesi ribelli all’assolutismo politico di Harald Bellachioma (9°-10° sec.), la cultura sopravanzò presto quella della madrepatria, tanto che ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] nell'atto che le società hanno il massimo di faccende», ma ampliato al liberismo economico, alla condanna esplicita di ogni assolutismo, di ogni tirannide. Vi è già una specie di sociologia della religione. Ma nell'insieme, la struttura dell'opera è ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...