Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] a partire dalla metà degli anni sessanta, esso è stato sottoposto a severe critiche. Ne sono stati criticati l'eccessiva astrattezza e il formalismo (v. Wright-Mills, 1959), la sottostante ideologia conservatrice, l'incapacità di dar conto in modo ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] ragioni della debolezza delle dottrine di Mo Ti sembrano essere specialmente due: la prima, forse la principale, la vaga astrattezza delle formule le quali perdono gran parte del loro senso proprio perché si staccano dalla tradizione e dalla storia ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] di rex Germaniae o Germanorum, o Theutonicorum, ma rimane stabilito nella vaga formula di rex Romanorum, la cui astrattezza bene corrispondeva a quell'entità indefinita e indefinibile, in cui aveva terminato col consistere il loro regno in Germania ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...