ALLARA, Mario
*
Nacque a Torino l'8 ag. 1902 da Giacomo e da Teresa Bottiglia. Nel luglio 1924 si laureò in giurisprudenza a Palermo, avendo come maestri i civilisti G. Messina ed A. Ravù ed il romanista [...] prospettare una costruzione dogmatico-formale di estremo rigore logico, la quale - a detta dello stesso A. - poteva peccare di astrattezza, ma era di grande utilità per cogliere in modo immediato l'essenza della fattispecie studiata.
L'A. nel 1928-29 ...
Leggi Tutto
BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] la vita di relazione, in quanto assunta nelle trame del diritto, si mostra "storica e concreta di fronte all'astrattezza delle forme distinte" (p. 15). Il diritto gli appare pertanto quale "momento originario dello spirito, sua assoluta posizione" (p ...
Leggi Tutto
ASCARELLI, Tullio
Stefano Rodotà
Nato a Roma il 6 ott. 1903, si laureò in legge nel 1923. Allievo di C. Vivante, si dedicò allo studio del diritto commerciale, che insegnò nelle università di Ferrara, [...] concreti, calata in una dimensione tecnica raffmatissima, si che mai fu possibile muovere a essa un appunto di astrattezza o di genericità. E questa, certamente, fu la ragione che consentì a quella polemica di incidere profondamente sul metodo ...
Leggi Tutto
GAROFALO, Raffaele
Paolo Camponeschi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1851 da Giovanni, di un'antica famiglia di origine catalana, e da Carolina Zezza di Zapponeta.
Terminati nel 1872 gli studi di giurisprudenza, [...] " del corrispondente capo del codice del 1859. In quelle pagine, infatti, egli tacciava la nozione di recidiva di astrattezza e di reverenza alla scuola classica del diritto penale, in quanto, nel giudizio, la reiterazione dei reati avrebbe dovuto ...
Leggi Tutto
MERLO, Pietro
Domenico Proietti
– Nacque a Torino il 15 nov. 1850 da Clemente e Benedetta Antonelli.
La famiglia, di buona levatura socioculturale, era originaria di Fossano, in provincia di Cuneo. [...] neogrammatici).
Venne in tal modo maturando una personale concezione della ricerca linguistica, sottratta alla rigida astrattezza normativa dei neogrammatici ed esercitata alla luce di principî generali filosoficamente definiti. Per tali orientamenti ...
Leggi Tutto
CESARINI SFORZA, Widar
Giovanni Tarello
Nacque a Forlì il 5 sett. 1886 dal conte Lotano e Maria Vescovini. Dopo gli studi classici si addottorò, a Bologna, in giurisprudenza ed in filosofia. Nei primi [...] ordinamenti giuridici ed il diritto sportivo (in Il Foro italiano, LVIII [1933], 1, coll. 1381-1400); Oggettività e astrattezza nell'esperienza giuridica (in Rivista ital. per le scienze giuridiche, IX [1934], pp. 93-143); Risarcimento e sanzione ...
Leggi Tutto
ASQUINI, Alberto
*
Nato a Tricesimo (Udine) il 12 ag. 1889 da Giovanni e da Angela Bisutti, conseguì nel 1909 la maturità classica presso il liceo "J. Stellini" di Udine e, vinta una borsa di studio, [...] incasellata all'interno dell'unitario sistema costruito dalla dottrina e questo, a sua volta, temperava la propria astrattezza e si vivificava attraverso il diretto collegamento con l'effettiva realtà dei rapporti commerciali.
Nel settembre 1939 il ...
Leggi Tutto
astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...