MAGNELLI, Alberto
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Pittore, nato a Firenze il 10 luglio 1888; autodidatta, non ha fatto parte di alcun movimento, anche se sentì gli influssi del cubismo e del futurismo. Nel [...] 1915 fece a Firenze i suoi primi quadri astratti. Dopo una parentesi figurativa (1920-1930) il M., stabilitosi nel 1931 prima quadriennale del dopoguerra, grande peso sull'orientamento astrattista della giovane generazione di pittori italiani), 1955- ...
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DISERTORI, Benvenuto Maria
Anna Maria Osti Guerrazzi
Nacque a Trento il 16 febbr. 1887, da Giuseppe e da Anna Bortolotti. Nel 1906, concluso nella città natale il liceo classico, si trasferì a Venezia, [...] Venezia, dove espose fino al 1950, evitando quegli anni nei quali, a suo giudizio, prevalse una tendenza eccessivamente astrattista. Nel 1915 partecipò alla III Secessione romana, presentando due xilografie: La musa nel laureto e La nicchia (Milano ...
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REGGIANI, Mauro
Giovanni Rubino
REGGIANI, Mauro. – Nacque a Nonantola, in provincia di Modena, l’11 agosto 1897, primogenito di Antonio, agricoltore, e di Luigia Piccinini.
Dal 1911 studiò presso il [...] italiano, 1930-1940 (catal., Monza), a cura di L. Caramel, s.l. [Milano] 1969; P. Fossati, L’immagine sospesa. Pittura e scultura astratte in Italia, 1934-40, Torino 1971, nn. 1-10; N. Ponente, M. R., in Arte e società, 1972-1973, nn. 6-7, pp ...
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Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ [...] in particolare contro il sistema dell’arte. Pur utilizzando l’esperienza delle avanguardie cubista, futurista, espressionista e astrattista, se ne distanziano poi sia per la deliberata avversione a ogni programma sia perché più radicalmente mirano ...
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POLLINI, Gino (Gino Fortunato Maria). – Nacque il 13 gennaio 1903 a Rovereto, ultimo di quattro figli, da Luigi, di professione commerciante, e da Teresa Miori, e venne battezzato secondo il rito cattolico [...] passione per la musica che condivideva con Melotti, anch’egli presente alla serata insieme a Belli. Con l’artista astrattista i rapporti rimasero sempre stretti, grazie anche al fatto che entrambi scelsero di trasferirsi a Milano per frequentarvi il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola artistica di Rothko riflette un legame assai importante nel Novecento, [...] ancora bambino –, sensibilità europea e americana si coniugano in un percorso molto originale.
La formazione
Può l’arte astratta indagare la spiritualità? Può costruire spazi e architetture? Sono queste due delle ossessioni di Mark Rothko, uno degli ...
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Escher, Maurits Cornelis
Antonella Sbrilli
Disegnare l'impossibile
Figure che non hanno né inizio né fine, pesci che si trasformano in uccelli, architetture impossibili: le incisioni dell'artista olandese [...] di quello che appare sulla sua superficie.
Un olandese in Italia. Originario dell'Olanda, come Vincent van Gogh e il pittore astrattista Piet Mondrian, Escher ha vissuto anche in Italia, negli anni fra le due guerre, e ha lasciato il nostro paese a ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] alcuni casi con precisi agganci alla pop art, è stata intrapresa da R. Raveel, P. Mara, che da una prima fase astrattista è giunto a una fantasmagorica figurazione, M. Maeyer, E. Elias. V. Gentils da un linguaggio pittorico è passato all’assemblaggio ...
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DUDREVILLE, Leonardo
Paolo Thea
Figlio di Giuseppe e di Leonilde Madalena, nacque a Venezia il 4 apr. 1885 e in questa città trascorse l'infanzia. Nel 1902 troncò gli studi classici a cui il padre magistrato [...] guerra nel 1915 e rimase a Milano a dipingere e a disegnare. La sua opera subì una nuóva evoluzione e da astrattista diventò realista poiché protesa verso una maggiore adesione all'essenza delle cose. Il quadro più significativo di questo momento è ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] l'esempio di H. Moore, unico, oggi veramente originale e significativo, una ricerca di forme più libere, in genere a carattere astrattista-surrealista, come ad es., nell'opera di Barbara Hepworth o di F. E. Mac William.
Bibl.: R. H. Wilensky, English ...
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astrattista
s. m. e f. e agg. [der. di astratto] (pl. m. -i). – Seguace o fautore dell’astrattismo in arte: un a. famoso; gli a. americani; un pittore, uno scultore a.; correnti a.; il movimento a. del Blaue Reiter.
astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....