Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] versi «per superiore comando», questa volta austriaco: il Mistico Omaggio in onore dell’arciduca Giovanni e il Ritorno di Astrea, in onore dell’Imperatore Francesco I. Monti giovane col suo «bel portento» d’improvvisatore aveva un garbo d’avventuroso ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] che iperbolicamente lodato: "Costui cred'io che sia la propria idea / della scultura e dell'architettura, / come della giustizia mona Astrea; / e chi volesse fare una figura / che le rappresentasse ambe due bene, / credo che faria lui per forza pura ...
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Costantino e i re della prima Età moderna (1493-1705)
Imperatore cristiano o re sacerdote?
Lucio Biasiori
Secondo il suo biografo Eusebio, l’imperatore Costantino sarebbe vissuto anche dopo la sua morte. [...] Gibbon, The Decline and Fall of the Roman Empire, London 1994 (I ed. 1776-1789), II, pp. 190-191.
26 F.A. Yates, Astrea. L’idea di impero nel Cinquecento, Torino 1978 (I ed. London-Boston 1975), pp. 52-53.
27 Cfr. anche P. Collinson, ‘If Constantine ...
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Stato dell'Europa settentrionale, situato allo sbocco del Mar Baltico.
Sommario: Geografia: Delimitazioni e confini (p. 297); Coste (p. 297); Geologia e morfologia (p. 297); Clima (p. 298); Idrografia [...] la Germania che vi giunsero per lo più le opere del Seicento italiano e, soprattutto, francese. La traduzione dell'Astrea del D'Urfé, fatta da Søren Terkelsen, elaboratore anche dello Astreae Sjunge-Chor, è redatta sopra una versione tedesca ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] 'accende in libertà perpetua face,
che nel ciel di sue glorie altro non vede
se non se propria di se stessa erede,
la sorella d'Astrea, l'alma donzella
che in sacre leggi i suoi vassalli bea,
quella ch'è di se stessa e polo e stella
né teme rabbia d ...
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zefiro
żèfiro (o żèffiro) s. m. [dal lat. zephy̆rus, gr. ζέϕυρος]. – 1. Denominazione classica, rimasta in uso spec. nel linguaggio letter. e poet., di uno dei venti che soffia da ponente (l’altro è il favonio, che però da alcuni è identificato...
celadon
céladon ‹seladõ′› s. m., fr. [dal nome di un personaggio del romanzo pastorale Astrée, dello scrittore fr. H. d’Urfé (1568-1625), che a sua volta l’ha tratto dalle Metamorfosi di Ovidio]. – 1. Colore verde tenero, di una sfumatura...