Astrologo (sec. 13º), nativo di Parma; di nome Benvenuto, fu detto A. con riferimento ironico alla sua dentatura forte e disordinata; lasciato il mestiere di calzolaio si diede (a partire dal 1258 c.) [...] a far profezie basate su calcoli astrologici, ottenendo larga fama e successo. Della sua attività parla a lungo nella Cronica Salimbene de Adam che gli fu amico. Lo ricorda Dante con disprezzo e dando di lui un severo giudizio (Inf. XX 118; Conv. IV ...
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Astrologo musulmano di origine persiana, vissuto a Baghdād (seconda metà sec. 9º), noto in Occidente sotto il nome di Albubather. Autore di varî scritti, alcuni dei quali furono tradotti in latino nei [...] sec. 12º e 13º; uno di essi, in particolare, tradotto nel 1218, ebbe notevole diffusione e fu più volte stampato, nei sec. 15º e 16º, con il titolo di Liber nativitatum o Liber genethliacus (Venezia 1492, ...
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Astrologo arabo, vissuto a Mossul e ad Aleppo nel 10º sec. e noto in Occidente sotto il nome di Alcabizio. La sua opera principale, tradotta in latino nel 12º sec. da Giovanni di Siviglia, ebbe larga diffusione [...] in Europa e fu più volte stampata con i titoli di Libellus ysagogicus ad magisterium indiciorum astrorum o Introductorium ad scientiam iudicialem astronomiae, spesso con il commento di Giovanni di Sassonia ...
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Astrologo (1º sec. d. C.), autore di opere astrologiche di cui abbiamo estratti, figlio del famoso astronomo Trasillo; Vespasiano concesse agli Efesini, per sua intercessione, d'istituire un agone ginnico [...] e musicale che da B. prese nome (Βαρβίλλεια, Βαλβίλλεια) e di cui abbiamo varî ricordi epigrafici. Con tutta probabilità è il nonno di Balbilla. Dai più identificato col prefetto d'Egitto del 55-59 ...
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Astrologo (n. a Pizzano, Bologna, o a Pisa sec. 14º). Insegnò astrologia a Venezia, e pare che divenisse tanto famoso che Carlo V il Saggio, re di Francia, lo chiamò a Parigi (1368 circa). In Francia acquistò [...] fama di poetessa sua figlia Cristina, più nota col nome francesizzato di Christine de Pizan ...
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Astrologo greco dell'età ellenistica (forse del 2º sec. a. C.), autore di un'opera intitolata ῎Ορασις ("Visione"), volutamente oscura, usata e citata da Plinio, Firmico Materno e Vettio Valente. Fra le [...] sue dottrine ebbe influsso sugli astrologi posteriori quella sui "periodi climaterici" della vita. ...
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Astrologo senese (sec. 15º). Difese l'astrologia contro gli attacchi di Pico della Mirandola nell'opera De astrologica veritate (1498), di cui un altro trattato a lui attribuito e a noi non pervenuto, [...] De divinatione per astra, era soltanto una ristampa parziale ...
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Astrologo di Antiochia (sec. 2º o 3º d. C.). Sul modello del Tetrabiblos di Tolomeo, compose un'opera astrologica in 9 libri, intitolata ᾿Ανϑολογίαι, manuale didattico, con carattere pratico e popolare; [...] la lingua è la koinè, ricca di espressioni e costrutti popolari ...
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Astrologo greco del sec. 1º d. C., considerato quale interprete delle norme oracolari astrologiche di Ermete Trismegisto. Ha esercitato una forte influenza sugli astrologi arabi e medievali in genere con [...] la sua descrizione dei decani e delle costellazioni relative ...
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Astrologo (2a metà sec. 15º), fu per qualche tempo nel seguito dell'imperatore Federico III e scrisse una Pronosticatio in latino vera et prius non audita che, pubblicata anonima nel 1488, ebbe fino al [...] sec. 17º molte edizioni ...
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astrologo
astròlogo (ant. e pop. stròlogo e stròlago) s. m. (f. -a, non com.) [dal lat. astrolŏgus, gr. ἀστρολόγος] (pl. m. -gi o -ghi). – Cultore di astrologia; chi fa oroscopi o previsioni fondate sull’astrologia; con uso fig., è com. nella...
astrologare
(pop. astrolagare) v. intr. [der. di astrologo] (io astròlogo, tu astròloghi, ecc.; aus. avere). – Propr., esercitare l’astrologia, e quindi fare oroscopi e altre indagini astrologiche; più spesso usato in senso fig., per il quale...