Astronomo (Franeker, Olanda, 1900 - ivi 1992), fu dal 1935 direttore dell'osservatorio di Leida e prof. di astronomia in quell'univ.; accademico pontificio (1961) e socio straniero dei Lincei (1961). Dal [...] 1958 al 1961 fu presidente dell'Unione astronomica internazionale. Diede importanti contributi sia all'astronomia galattica che a quella del Sistema solare. Nel primo campo si segnalano: la scoperta della rotazione differenziale (1927) e la ...
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Fisico e matematico (Schöller 1777 - Bilk 1846); si occupò di questioni varie di astronomia, geodesia e fisica. È particolarmente ricordato per le esperienze sulla deviazione dei gravi verso est, compiute [...] nel 1804 in Amburgo, dal campanile della chiesa di S. Michele (alto 132 m) ...
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Astronomo italiano (Castelfranco Veneto 1908 - Firenze 1978), prof. univ. dal 1953, ha insegnato astronomia nell'univ. di Firenze e ha diretto l'osservatorio di Arcetri; socio dell'Accademia dei XL (1960), [...] socio naz. dei Lincei (1963), presidente (1965) dell'Associazione astronomica italiana. Autore di numerose ricerche, specie di astrofisica. ...
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(o arti del q.) Nel Medioevo, le 4 arti liberali: aritmetica, musica, geometria, astronomia. Il termine in questa accezione compare la prima volta in Boezio e il suo uso si diffuse, insieme con il correlativo [...] trivio, dal 9° sec., quando le arti liberali divennero la base dell’insegnamento scolastico ...
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Medico e astrologo (Benevento 1440 circa - ivi 1496). Fu lettore di medicina e astronomia nello Studio di Napoli (1465), medico e ascoltato consigliere presso le corti di Napoli e di Parigi, arcivescovo [...] di Vienne (1482). Autore di varî scritti medici e astrologici; è più volte ricordato nei Mémoires di Ph. de Commynes, di cui fu amico ...
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Astronomo statunitense (n. Provincetown, Massachusetts, 1865 - m. 1953), prof. di matematica e di astronomia in varie università e osservatorî astronomici, partecipò a numerose spedizioni scientifiche; [...] studiò le proprietà degli spettri luminosi, scoprendo (1922) una delle serie infrarosse dello spettro dell'idrogeno, cui è legato il suo nome ...
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Fisico e astronomo (n. Allen, Michigan, 1857 - m. 1935), prof. di fisica e astronomia a Oberlin; appartenne poi all'osservatorio Yerkes (Chicago) e infine a quello di Monte Wilson (California); si occupò [...] specialmente di astrofisica e di fisica solare. Dette una prova sperimentale (pubblicata nel 1928) della teoria einsteiniana della relatività generale (spostamento gravitazionale verso il rosso) mediante ...
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Fisico (forse Murchiston, Edimburgo, 1750 circa - Westlock, Berwickshire, 1828), titolare della cattedra di astronomia pratica all'univ. di Edimburgo (1785). Riuscì a eliminare (1798) l'aberrazione di [...] cromatismo d'un sistema ottico mediante interposizione di olî essenziali (nafta e olio di trementina) fra le lenti: ciò gli consentì di realizzare un telescopio acromatico (dal Blair definito aplanatico), ...
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Patriota slovacco (n. Košařiska, Myjava, 1880 - m. presso Vajnory, Bratislava, 1919). Studioso di astronomia e meteorologia, assunse (1910) la cittadinanza francese e durante la guerra, arruolatosi volontario [...] nell'aviazione francese, vi raggiunse il grado di generale. Membro del consiglio nazionale cecoslovacco, insieme a E. Beneš e T. G. Masaryk, ebbe parte di rilievo nella creazione delle legioni cecoslovacche ...
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astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...
astronomico
astronòmico agg. [dal lat. tardo astronomĭcus, gr. ἀστρονομικός] (pl. m. -ci). – Relativo all’astronomia: calcoli a.; unità a., l’unità di misura per le distanze planetarie, pari alla distanza media Terra-Sole, cioè a 149.680.000...