Astronomo e geodeta statunitense (Aberdeen 1843 - Londra 1914); direttore dell'osservatorio privato di Lord Linday a Dun Echt presso Aberdeen (1872-76), dal 1879 astronomo reale dell'osservatorio del capo [...] ). Nel 1874 osservò dall'isola Maurizio il passaggio di Venere sul Sole. Fu uno dei pionieri della fotografia astronomica, rilevando tutta la calotta celeste australe. Fece importanti ricerche sulla parallasse del Sole e vaste misurazioni geodetiche ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] vero per l'una non era vero per l'altra. La genialità di C. sta nell'aver realizzato la sintesi di astronomia e cosmologia attraverso l'eliocentrismo, dando inizio a quel cambiamento di prospettiva che portò poi all'unificazione di fisica celeste e ...
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Astronomo greco (sec. 2º a. C.). Forse il più grande astronomo dell'antichità, si può considerare il fondatore dell'astrometria. Compilò il più accurato catalogo stellare dell'antichità, pervenutoci grazie [...] quelle appena visibili a occhio nudo. Nel confrontare sue coordinate stellari con quelle date circa 150 anni prima dagli astronomi Aristillo e Timocari scoprì il fenomeno della precessione degli equinozi. Come "sistema di I." si intende il modello ...
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Astronomo, geodeta, fisico, matematico (Ragusa di Dalmazia 1711 - Milano 1787), gesuita. Compiuti i primi studî al Collegium Ragusinum passò al Collegio Romano dove fu poi professore di matematica dal [...] cromatica delle lenti, rilevazione della aberrazione sferica, costruzione del micrometro ottico), alla geodesia e all'astronomia (metodo per la determinazione delle orbite delle comete e dell'orbita di Urano, rilevazione delle perturbazioni ...
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Astronomo, ottico, naturalista (Modena 1786 - Firenze 1863). Costruì obiettivi acromatici per microscopi e inventò l'obiettivo a immersione omogenea; fondamentali le sue ricerche sulla fecondazione delle [...] opere
Ingegnere, professore di matematica a Modena (1815-25), fu nel 1831 chiamato a Firenze da Leopoldo II come astronomo nel Museo di fisica e storia naturale. Costruì obiettivi acromatici per microscopi, di una notevole perfezione, e inventò (1847 ...
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Astronomo (Savigliano 1835 - Milano 1910), fratello di Celestino. Laureatosi a Torino (1854), fu discepolo di J. F. Encke a Berlino (1857) e poi di O. Struve e F. T. A. Winecke a Pulkovo (1859); dal 1860 [...] stellare. Di lui si ricordano anche gli studî matematici, geodetici, geofisici e, infine, le ricerche di storia dell'astronomia, specialmente dell'antichità. Le sue Opere sono state curate in edizione nazionale dalla specola di Brera (11 voll., 1929 ...
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Astronomo, medico, matematico e geografo (Firenze 1397 - ivi 1482). Studiò a Padova, dove strinse amicizia con Nicolò da Cusa; si stabilì poi a Firenze. Come afferma Vasari, T. diede a F. Brunelleschi [...] lezioni di geometria, e intervenne più volte nella costruzione della cupola del Duomo. Le sue opere matematiche e astronomiche sono andate quasi tutte perdute; della loro importanza testimonia l'altissima fama che T. godette presso i suoi ...
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Astronomo e geodeta (Legnago 1882 - Padova 1957), prof. di geodesia nell'univ. di Torino (1922), poi direttore dell'osservatorio astronomico di Padova (1922-52) e prof. di astronomia in quell'università; [...] socio nazionale dei Lincei (1932). Compì ricerche sul calcolo delle orbite, indagini nel campo della gravimetria, dell'astronomia di posizione e della fotometria. Gli si deve la creazione dell'osservatorio di Asiago, succursale di quello di Padova. ...
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Astronomo e matematico greco (sec. 1º d. C.), appartenente alla cosiddetta seconda scuola alessandrina. Della sua vita si sa soltanto che fece osservazioni a Roma nel 98 d. C. Fu un grande matematico: [...] la sua Sferica è il primo trattato di trigonometria sferica che si conosca. Nel 3º libro della Sferica è contenuto il teorema, ancor oggi noto con il nome di teorema di M ...
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Astronomo tedesco (Nieder-Cunnersdorf, Lusazia, 1821 - Arcetri 1889); disegnatore litografo e cultore di astronomia, quindi assistente all'osservatorio di Marsiglia (1861) e di Brera (1871), direttore [...] (1875) ad Arcetri. Nel 1879 ricevette il Premio Reale di astronomia. Fu eccellente osservatore e scopritore di nebulose, pianetini e comete (fra queste ultime la T. Tuttle, associata con lo sciame meteorico delle Leonidi). ...
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astronomo
astrònomo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo astronŏmus, gr. ἀστρονόμος]. – Chi si occupa di astronomia, cultore d’astronomia. Nell’attuale ordinamento del personale degli osservatorî astronomici, qualifica degli addetti alla ricerca...
astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...