Astronomo nederlandese naturalizzato statunitense (Harenkarspel 1905 - Città di Messico 1973). Studiò all'università di Leida e nel 1933 si trasferì negli USA dove fu assistente dell'osservatorio Yerkes [...] (Wisconsin) e in seguito dell'osservatorio McDonald (Texas). Si dedicò soprattutto allo studio dei pianeti; tra l'altro, nel 1948 scoprì il quinto satellite di Urano (Miranda) e nel 1949 scoprì il secondo ...
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Astronomo (Nottingham 1829 - Madras 1891). Lavorò dapprima al Radcliffe Observatory di Oxford (1851), dove scoprì la variabilità di R Cygni, e tre pianetini. Passò poi al Hartwell Observatory (1859), dove [...] completò il suo atlante di stelle variabili, e infine in quello di Madras (1860), dove scoprì diversi altri pianetini e si dedicò all'astronomia meridiana. È noto per la definizione della scala delle magnitudini stellari. ...
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Astronomo e matematico greco (sec. 1º d. C.), appartenente alla cosiddetta seconda scuola alessandrina. Della sua vita si sa soltanto che fece osservazioni a Roma nel 98 d. C. Fu un grande matematico: [...] la sua Sferica è il primo trattato di trigonometria sferica che si conosca. Nel 3º libro della Sferica è contenuto il teorema, ancor oggi noto con il nome di teorema di M ...
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Astronomo (Cremona 1861 - Genova 1937), dapprima all'osservatorio di Milano, poi a quello di Torino (1885), del quale fu direttore (1897). Chiamato (1905) a La Plata dal governo argentino per riordinare [...] quell'osservatorio, vi rimase fino al 1910, allorché passò a Genova come professore di astronomia all'università. Il suo lavoro più importante è la riduzione delle osservazioni stellari fatta da G. Piazzi a Palermo. ...
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Astronomo e generale (Brisbane House presso Largs, Ayrshire, 1773 - ivi 1860). Partecipò alle guerre napoleoniche in Europa e coloniali in India. Governatore del Nuovo Galles del Sud in Australia (1821-25), [...] fondò la città di Brisbane, che ebbe il suo nome. Presso Sidney fondò l'osservatorio di Paramatta, e poi, tornato in Europa (1825), quello di Makerstoun. Pubblicò (1835) un catalogo di stelle australi ...
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Astronomo e matematico (Le Roy, Michigan, 1872 - Chicago 1952), prof. di astronomia nell'univ. di Chicago (1912-26), noto soprattutto per aver formulato un'interessante ipotesi cosmogonica planetaria. [...] Il suo nome è legato anche a un metodo numerico di integrazione per equazioni differenziali ordinarie. Tra le sue opere: An introduction to celestial mechanics (1902); Descriptive astronomy (1905); Differential ...
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Astronomo (Marbach 1723 - Gottinga 1762); direttore dell'osservatorio di Gottinga e prof. in quell'univ., fu uno dei maggiori astronomi del sec. 18º. Autore di accurate effemeridi della Luna, che furono [...] di grande utilità nella determinazione delle longitudini in mare, e di una formula classica (tuttora impiegata) per la riduzione delle osservazioni meridiane. Fra le opere: Theoria lunae iuxta systema ...
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Astronomo e matematico statunitense (New York 1838 - West Nyack 1914), fece parte (1861-1900) dell'ufficio di calcoli del Nautical Almanac, occupandosi di astronomia e meccanica celeste. Notevoli le sue [...] ricerche sul moto di un sistema di punti materiali sotto l'azione della gravitazione, sul moto della Luna, sulle perturbazioni planetarie, sul moto dei pianeti Giove e Saturno. Dal 1913 socio straniero ...
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Astronomo (Lipsia 1841 - Potsdam 1907); lavorò presso le specole di Johannitstal, di Bothkamp, e infine (1882) diresse l'osservatorio astrofisico di Potsdam, da lui stesso fondato (1874), curandone i primi [...] 15 volumi delle Publikationen. Fu un pioniere della spettroscopia astronomica: scoprì i sistemi di stelle doppie binarie, condusse le prime misure dei moti radiali delle stelle, introdusse l'uso della fotografia nella spettroscopia stellare. ...
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Astronomo e fisico matematico inglese (Alnwich 1801 - Greenwich 1892). Astronomo reale d'Inghilterra e direttore dell'osservatorio di Greenwich (1835-1881); autore di trattati di meccanica celeste, ottica, [...] magnetismo, nonché di un catalogo di oltre 700 stelle. Calcolò le epoche di antiche eclissi; ideò un metodo gravimetrico per la misurazione della massa della Terra; elaborò una teoria isostatica. Socio ...
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astronomo
astrònomo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo astronŏmus, gr. ἀστρονόμος]. – Chi si occupa di astronomia, cultore d’astronomia. Nell’attuale ordinamento del personale degli osservatorî astronomici, qualifica degli addetti alla ricerca...
astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...