Matematico e astronomo (Salem, Massachusetts, 1809 - Cambridge, Massachusetts, 1880), prof. nella Harvard University (dal 1842), direttore e poi sovraintendente dell'Ufficio federale per la determinazione [...] delle longitudini. Come astronomo si occupò in particolare di calcolare le perturbazioni di Urano in occasione del passaggio della grande cometa del 1843, giungendo a ipotizzare l'orbita teorica di un nuovo pianeta transuranico (Nettuno), ...
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Matematico e astronomo (Nola 1547 - Napoli 1632); coltivò anche la filosofia secondo il metodo sperimentale (Encyclopedia Pithagorea, 1616). ...
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Matematico e astronomo persiano (m. circa 922-23), noto in Occidente sotto il nome di Anarizio; autore di commenti a Tolomeo e a Euclide. Il commento di an-N. a Euclide fu tradotto in latino da Gherardo [...] da Cremona nel sec. 12º ...
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ḥ Matematico e astronomo arabo di Spagna (sec. 12º), noto in Occidente come Geber. Compose un compendio dell'Almagesto di Tolomeo semplificandone molte dimostrazioni geometriche. Apportò contributi originali [...] alla trigonometria sferica; tra questi il teorema che fu poi detto teorema di Geber ...
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Matematico e astronomo francese (Lorient 1878 - Pornichet, Loire-Inférieure, 1929); lavorò all'osservatorio di Parigi. Oltre che per le sue ricerche di astronomia, è noto per i lavori di analisi, in partic. [...] sulla teoria delle funzioni automorfe ...
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Fisico, matematico, astronomo (Mâcon 1784 - Parigi 1875). Appartenne all'osservatorio di Parigi e insegnò analisi matematica all'École Polytechnique. Completò la Histoire de l'astronomie di J. B. Delambre [...] e ne curò la pubblicazione. Fu anche deputato ...
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Matematico e astronomo (Helmstedt 1758 - Pietroburgo 1825); dal 1785 all'Accademia delle scienze di Pietroburgo, fu poi (1803) direttore della specola di Pulkovo. Trattò varî problemi geometrici collegati [...] alla cartografia e all'astronomia: in particolare studiò le rappresentazioni conformi tra due superfici ossia le rappresentazioni che conservano le grandezze angolari. ...
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Matematico e astronomo (Bologna 1763 - ivi 1817); abate, prof. (dal 1795) all'univ. di Bologna, della quale fu anche rettore. Si occupò di questioni di calcolo differenziale, di astronomia e di meccanica. [...] Di G. si ricordano esperienze sulla caduta dei gravi per riconoscere gli effetti provocati dalla rotazione terrestre ...
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Matematico e astronomo (n. nel Hertfordshire 1581 - m. Londra 1626), prof. di astronomia a Londra, collega e amico di H. Briggs. Pubblicò (1620) le prime tavole logaritmico-trigonometriche (a 7 decimali) [...] nel suo Canon triangulorum; introdusse i nomi di coseno e cotangente. Inventò varî strumenti per la navigazione ...
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Matematico e astronomo greco (metà sec. 3º a. C.), della scuola d'Alessandria, successore di Euclide. Fu maestro di Archimede e il primo a venire a conoscenza dei suoi risultati sulle spirali. Individuò [...] (intorno al 246 a. C.) una nuova costellazione che chiamò "Chioma di Berenice" ...
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astronomo
astrònomo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo astronŏmus, gr. ἀστρονόμος]. – Chi si occupa di astronomia, cultore d’astronomia. Nell’attuale ordinamento del personale degli osservatorî astronomici, qualifica degli addetti alla ricerca...
astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...