Astronomo, medico, matematico e geografo (Firenze 1397 - ivi 1482). Studiò a Padova, dove strinse amicizia con Nicolò da Cusa; si stabilì poi a Firenze. Come afferma Vasari, T. diede a F. Brunelleschi [...] lezioni di geometria, e intervenne più volte nella costruzione della cupola del Duomo. Le sue opere matematiche e astronomiche sono andate quasi tutte perdute; della loro importanza testimonia l'altissima fama che T. godette presso i suoi ...
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Astronomo, geodeta, matematico italiano (Napoli 1830 - ivi 1915). Fu direttore dell'osservatorio di Capodimonte (1889-1909); fu inoltre prof. di analisi dal 1860, e dal 1890 al 1909 di astronomia e geodesia [...] all'univ. di Napoli. Socio nazionale dei Lincei (1884). Convintosi dell'esistenza di variazioni a lungo periodo della latitudine, propose che si facessero ricerche in alcune stazioni e le iniziò egli stesso, ...
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Astronomo e matematico greco (sec. 1º d. C.), appartenente alla cosiddetta seconda scuola alessandrina. Della sua vita si sa soltanto che fece osservazioni a Roma nel 98 d. C. Fu un grande matematico: [...] la sua Sferica è il primo trattato di trigonometria sferica che si conosca. Nel 3º libro della Sferica è contenuto il teorema, ancor oggi noto con il nome di teorema di M ...
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Astronomo, fisico e matematico (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827), uno dei massimi scienziati francesi dell'epoca napoleonica. La sua opera fondamentale è il Traité de mécanique céleste (5 [...] voll., 1798-1825), in cui espone importanti scoperte e innovazioni (teoria delle perturbazioni, secolari e periodiche; perturbazioni mutue di Giove e Saturno; teoria dinamica delle maree ecc.). Diede notevoli ...
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Astronomo, matematico e poeta persiano (n. Nīsābūr, Khorāsān - m. ivi 1123 circa). Astronomo alla corte del sultano selgiuchide di Persia, O. procedette a una riforma del calendario solare persiano, ma [...] col celebre visir Niẓām al-Mulk e godette il favore del sultano selgiuchide Malikshāh che lo chiamò a un osservatorio astronomico di nuova fondazione, ove effettuò con altri la riforma del calendario per incarico di quel sovrano, stabilendo al 15 ...
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Astronomo, geodeta, fisico, matematico (Ragusa di Dalmazia 1711 - Milano 1787), gesuita. Compiuti i primi studî al Collegium Ragusinum passò al Collegio Romano dove fu poi professore di matematica dal [...] cromatica delle lenti, rilevazione della aberrazione sferica, costruzione del micrometro ottico), alla geodesia e all'astronomia (metodo per la determinazione delle orbite delle comete e dell'orbita di Urano, rilevazione delle perturbazioni ...
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Astronomo, matematico e filosofo della scuola pitagorica (n. 470 a. C. circa - m. tra la fine del 5º sec. e il principio del 4º a. C.). Sfuggito alle persecuzioni dei pitagorici di Crotone, riparò a Tebe [...] dove fondò una scuola. "Tutto ciò che si conosce ha un numero e senza il numero non si potrebbe conoscere o pensare alcunché", dice un celebre frammento di Filolao. Perciò il numero è la legge del cosmo, ...
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Astronomo, fisico e matematico inglese (Southport 1877 - Dorking, Surrey, 1946). Nella teoria cinetica dei gas ha dato nuove dimostrazioni delle leggi di equipartizione dell'energia e delle formule per [...] matematica applicata all'univ. di Princeton, New Jersey (1905-09) e a Cambridge (1910-12), indi professore di astronomia alla Royal Institution. Segretario della Royal Society (1919-29) e presidente della Royal astronomical society (1925-27), la sua ...
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Astronomo e matematico russo (Åbo 1740 - Pietroburgo 1784). Di origine svedese, si trasferì (1768) a Pietroburgo, dove ebbe come maestro L. Eulero. Il suo nome resta legato a una cometa osservata nel 1770 [...] (cometa di L.), la prima a periodo breve (5,5 anni) che sia stata studiata; tale cometa non è più ricomparsa, e si suppone che sia scomparsa per perdita dell'involucro gassoso. L. dimostrò poi che un nuovo ...
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Astronomo, meteorologo, matematico (Zante 1743 - Verona 1816), dapprima diplomatico della Repubblica Veneta, a 37 anni iniziò gli studî di astronomia con J.-J. Lalande a Parigi; costruì a Verona un osservatorio [...] a sue spese ma, caduta la città in mano dei Francesi, ne trasportò gli strumenti all'osservatorio di Brera, ove lavorò con B. Oriani. Dal 1798 al 1807 insegnò calcolo sublime alla scuola militare di Modena. ...
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astronomo
astrònomo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo astronŏmus, gr. ἀστρονόμος]. – Chi si occupa di astronomia, cultore d’astronomia. Nell’attuale ordinamento del personale degli osservatorî astronomici, qualifica degli addetti alla ricerca...
astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...