Filosofo cartesiano (Morano Calabro 1686 - Napoli 1752). Formatosi alla scuola di Gregorio Caloprese, si dedicò alla diffusione della filosofia cartesiana. Prese le difese dei suoi amici cartesiani accusati [...] di ateismo dal card. d'Althann, governatore di Napoli, e polemizzò contro P. M. Doria che sosteneva essere lo spinozismo una conseguenza logica del cartesianesimo (Riflessioni sopra di solidissimi argomenti tratti dalla prima filosofia, 1733). ...
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Filosofo e apologista cristiano (sec. 2º), di Atene; indirizzò (177) agl'imperatori Marco Aurelio e Commodo un'Ambasceria per i cristiani (Πρεσβεία περὶ χριστιανῶν), dove difende i cristiani dalle accuse [...] di ateismo e d'incesto: resta di lui anche un trattato Sulla risurrezione dei morti (Περὶ ἀναστάσεως νεκρῶν). ...
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Ecclesiastico italiano (n. Pontevico 1943). Ordinato sacerdote nel 1966, si è laureato in filosofia nel 1979 a Genova, dopo aver ricoperto diversi incarichi nella diocesi. Prof. (1980-88) di metafisica [...] e ateismo contemporaneo alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, nella sede di Genova, è stato assistente diocesano della Federazione universitari cattolici italiani (FUCI). Ha insegnato (1986-94) all'Istituto superiore di scienze religiose ...
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Medico, erudito, studioso d'antichità (Londra 1605 - Norwich 1682). Il suo libro più noto, Religio medici (scritto circa 1635, pubblicato abusivamente 1642, in ediz. autorizzata dall'autore 1643), vuole [...] respingere l'accusa di ateismo comunemente rivolta ai medici, mostrando la possibilità di conciliare scienza e religione: è un classico della prosa inglese. Scrisse anche: Pseudodoxia epidemica (1646), confutazione di errori popolari, secondo un ...
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popfilosofo
(pop-filosofo), s. m. Chi coltiva la pop-filosofia, interessandosi di filosofia e delle varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• Un’educazione sentimentale al dolore che [...] ha dato origine a un ateismo accanito e radicale e a quella «rivolta dionisiaca» su cui si basa il suo fortissimo «pensiero di vivere». Rievoca quegli «anni d’inferno», [Michel] Onfray, racconta l’esperienza dentro la «macchina cannibale», la «cloaca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento in Gran Bretagna si sviluppa [...] nei Dialoghi e nell’Alcifrone), Collins ribatte con un’affermazione che verrà fatta propria da Voltaire: tra il fanatismo e l’ateismo, il secondo è il male minore. Senza poi contare che, secondo Collins, è solo grazie al libero pensiero che gli ...
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Filosofo italiano (Pistoia 1910 - Roma 1989), dapprima prof. di storia della filosofia moderna e contemporanea nell'univ. di Trieste, poi di filosofia della politica nell'univ. di Roma. In gioventù subì [...] filosofia moderna, pervenendo alla rivendicazione dei valori della tradizione cristiana. Tra i suoi scritti: Il problema dell'ateismo (1964); Riforma cattolica e filosofia moderna (1965); L'epoca della secolarizzazione (1970); Tramonto o eclissi dei ...
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Scrittore brasiliano, nato a Aracajú (stato di Sergipe) nel 1891, morto a Rio de Janeiro nel 1928. La lettura disordinata di libri sovversivi lo indusse dapprima al materialismo e all'ateismo, ispirandogli [...] un' inquietudine spirituale che si riflette nei versi giovanili. Ma, compiuti gli studî giuridici a Olinda, la dimora a Rio de Janeiro e l'amicizia e l'adesione morale con il filosofo spiritualista Farias ...
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Ventesimo concilio ecumenico, svoltosi in Vaticano tra l'8 dic. 1869 e il 20 ott. 1870, convocato da papa Pio IX. Approvò fra l'altro la costituzione dogmatica Dei filius, che condannava gli errori dell'epoca, [...] ossia il panteismo, il materialismo e l'ateismo, e la costituzione Pastor aeternus, che stabiliva l'infallibilità del magistero del papa. ...
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Uomo politico inglese (Hoxton 1833 - Londra 1891); agitatore repubblicano, simpatizzò per le rivoluzioni europee del 1848-49, ma si trovò in contrasto con l'opinione pubblica britannica per la sua propaganda [...] antimonarchica e anticristiana. Il suo rifiuto di prestar giuramento in tribunale, motivato dal suo ateismo, provocò (1869) una legge che per coloro che si professavano increduli sostituiva al giuramento una solenne affermazione. Eletto alla Camera ...
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ateismo
s. m. [dal fr. athéisme, der. di athée «ateo»]. – Genericam., il non credere nell’esistenza di Dio o di ogni altra divinità, per agnosticismo, scetticismo o indifferenza religiosa; il termine, spec. in passato, fu riferito all’atteggiamento...
ateista
s. m. e f. [dal fr. athéiste, der. di athéisme «ateismo»] (pl. m. -i). – Chi fa professione di ateismo: io non appartengo agli a.; essi negano, io affermo (Carducci).