Teosofa (Londra 1847 - Adyar, Madras, 1933); protestante passata all'ateismo (1874), quindi attiva propagandista del socialismo. Attratta dalla teosofia, succedette (1891) a Elena Blavatsky nella direzione [...] della sezione esoterica e (1907) a H. S. Olcott nella presidenza della Società teosofica cui diede un nuovo indirizzo, presentando il giovane indiano Krishnamurti come incarnazione dell'atteso Istruttore ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (S. Casciano in Val di Pesa 1877 - Greve 1956). Passato dall'ateismo alla fede, diede al suo cattolicesimo, specie sull'esempio di L. Bloy, le forme di una vigorosa polemica, sia nel [...] più noto dei suoi libri, L'ora di Barabba (1920), sia, con qualche attenuazione, nei volumi successivi: Tizzi e fiamme (1925); Polvere dell'esilio (1929); Pensieri di un malpensante (1936); Raccontini ...
Leggi Tutto
Filosofo cartesiano (Morano Calabro 1686 - Napoli 1752). Formatosi alla scuola di Gregorio Caloprese, si dedicò alla diffusione della filosofia cartesiana. Prese le difese dei suoi amici cartesiani accusati [...] di ateismo dal card. d'Althann, governatore di Napoli, e polemizzò contro P. M. Doria che sosteneva essere lo spinozismo una conseguenza logica del cartesianesimo (Riflessioni sopra di solidissimi argomenti tratti dalla prima filosofia, 1733). ...
Leggi Tutto
Filosofo e apologista cristiano (sec. 2º), di Atene; indirizzò (177) agl'imperatori Marco Aurelio e Commodo un'Ambasceria per i cristiani (Πρεσβεία περὶ χριστιανῶν), dove difende i cristiani dalle accuse [...] di ateismo e d'incesto: resta di lui anche un trattato Sulla risurrezione dei morti (Περὶ ἀναστάσεως νεκρῶν). ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico italiano (n. Pontevico 1943). Ordinato sacerdote nel 1966, si è laureato in filosofia nel 1979 a Genova, dopo aver ricoperto diversi incarichi nella diocesi. Prof. (1980-88) di metafisica [...] e ateismo contemporaneo alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, nella sede di Genova, è stato assistente diocesano della Federazione universitari cattolici italiani (FUCI). Ha insegnato (1986-94) all'Istituto superiore di scienze religiose ...
Leggi Tutto
Medico, erudito, studioso d'antichità (Londra 1605 - Norwich 1682). Il suo libro più noto, Religio medici (scritto circa 1635, pubblicato abusivamente 1642, in ediz. autorizzata dall'autore 1643), vuole [...] respingere l'accusa di ateismo comunemente rivolta ai medici, mostrando la possibilità di conciliare scienza e religione: è un classico della prosa inglese. Scrisse anche: Pseudodoxia epidemica (1646), confutazione di errori popolari, secondo un ...
Leggi Tutto
Filosofo italiano (Pistoia 1910 - Roma 1989), dapprima prof. di storia della filosofia moderna e contemporanea nell'univ. di Trieste, poi di filosofia della politica nell'univ. di Roma. In gioventù subì [...] filosofia moderna, pervenendo alla rivendicazione dei valori della tradizione cristiana. Tra i suoi scritti: Il problema dell'ateismo (1964); Riforma cattolica e filosofia moderna (1965); L'epoca della secolarizzazione (1970); Tramonto o eclissi dei ...
Leggi Tutto
Uomo politico inglese (Hoxton 1833 - Londra 1891); agitatore repubblicano, simpatizzò per le rivoluzioni europee del 1848-49, ma si trovò in contrasto con l'opinione pubblica britannica per la sua propaganda [...] antimonarchica e anticristiana. Il suo rifiuto di prestar giuramento in tribunale, motivato dal suo ateismo, provocò (1869) una legge che per coloro che si professavano increduli sostituiva al giuramento una solenne affermazione. Eletto alla Camera ...
Leggi Tutto
Nome della moglie, della figlia e della nipote di Vespasiano. La prima sposò il futuro imperatore nel 36-37 e gli dette Tito, Domiziano e Domitilla: morì prima dell'avvento al trono del marito. L'ultima, [...] la più nota, sposò Flavio Clemente, insieme al quale fu accusata di ateismo (95), probabilmente perché cristiana, ed esiliata a Ventotene; nel suo possedimento della Via Ardeatina furono scavate le catacombe che presero il suo nome, e che sono tra le ...
Leggi Tutto
Filosofo (Altdorf 1786 - Teplice 1853). Successe nel 1835 a Hegel, di cui era stato scolaro, nella cattedra di Berlino. Fu uno dei maggiori rappresentanti della "destra hegeliana". In Die Hegelsche Philosophie [...] (1843), intese difendere la filosofia hegeliana dalla critica del Trendelenburg e, dimostrandone il sostanziale accordo con la religione cristiana, anche dall'accusa di ateismo e di panteismo. ...
Leggi Tutto
ateismo
s. m. [dal fr. athéisme, der. di athée «ateo»]. – Genericam., il non credere nell’esistenza di Dio o di ogni altra divinità, per agnosticismo, scetticismo o indifferenza religiosa; il termine, spec. in passato, fu riferito all’atteggiamento...
ateista
s. m. e f. [dal fr. athéiste, der. di athéisme «ateismo»] (pl. m. -i). – Chi fa professione di ateismo: io non appartengo agli a.; essi negano, io affermo (Carducci).