Filosofo greco (m. 339 a. C.); nello scolarcato dell'Accademia successe (347) a Platone, suo zio materno. Delle sue opere rimangono solo due frammenti. L'ambito problematico a cui si riferiscono gli scritti di S. è quello della tarda dialettica platonica, in cui l'originario motivo del "simile", cioè dell'elemento "comune" a molte cose e perciò di esse predicabile, si sviluppa in quelli della "divisione" ...
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Scultore (sec. 1º a. C.), figlio di Nestore; firma il famoso Torso del Belvedere in Vaticano, e (secondo alcuni: ma l'esistenza della firma è contestata) il noto Pugilatore bronzeo del Museo nazionale romano, ambedue di un modellato mosso e grandioso nel nudo, con accenti di virtuosismo veristico e barocco proprî del tardo ellenismo. Mentre alcuni lo credono un semplice copista, altri invece lo ritengono ...
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1. Scultore (attivo alla metà del 2º sec. a. C.) figlio di Timarchide e fratello di Policle. Scolpì le statue di Giove e di Giunone per i due templi poi rinchiusi nel Portico di Ottavia a Roma. Rimane di lui la statua classicheggiante di C. Ofellio Fero, eseguita a Delo insieme con il nipote Timarchide II. 2. Scultore (attivo alla metà del 1º sec. d. C.), autore di una statua detta di Agrippina minore, ...
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1. Scrittore greco (seconda metà del sec. 4º a. C.), il più antico periegeta (è citato spesso come D. "il periegeta"): scrisse un'opera in 3 libri Sulle tombe (Περὶ μνημάτων) e una sulle dieci tribù attiche. Se ne hanno pochi frammenti. 2. Scultore (3º sec. a. C.), autore di due statue-ritratto in bronzo di cui si sono ritrovate le basi rispettivamente ad Argo e a Telpusa ...
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Pittore la cui firma compare in un quadretto marmoreo monocromo, ritrovato a Ercolano, ed ora al Museo naz. di Napoli, raffigurante a tempera rossiccia la riconciliazione di Latona e Niobe. Più che un originale del 5º sec. a. C. e più che una copia, si ritiene oggi un'opera neo-attica ispirata a motivi classici ...
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Uomo politico ateniese (sec. 4º a. C.), sposò (372-71) l'etera Neera, per cui più tardi (343) fu coinvolto in un processo di cui è testimonianza la LIX orazione dello Pseudo-Demostene. Propose (347-46) il decreto per l'alleanza con Mitilene; pure del 346 è la sua partecipazione a un'ambasceria agli anfizioni ...
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Pittore e filosofo (seguace di Democrito) ricordato da Plinio come eccellente in ambedue i campi. Fu inviato dagli Ateniesi a Paolo Emilio che dopo la vittoria di Pidna (168 a. C.) aveva richiesto un filosofo per l'educazione dei figli e un pittore per celebrare e illustrare il suo trionfo ...
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Poeta tragico greco della fine del 6º sec. a. C., principio del 5º, di cui sappiamo poco. Era ricordata una sua tragedia (o dramma satiresco): Alope. Concorse con Frinico, Pratina, Eschilo. In un verso di un comico posteriore era detto re dei drammi satireschi. Ci resta qualche frammento ...
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Generale ateniese (sec. 5º a. C.); fu stratego nella guerra del Peloponneso (426-25 e 424-23). Collega, nella seconda campagna, dello stratego Demostene nella conquista di Nisea, fallì subito dopo nel piano di conquista della Beozia e trovò la morte nella battaglia di Delio ...
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Architetto del demo attico di Xipete (seconda metà del sec. 5º a. C.); partecipò ai lavori di costruzione del Telesterio di Eleusi progettato da Ictino e, seguitando l'opera di Corebo, curò la messa in opera della trabeazione e delle colonne del piano superiore ...
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cecropio
cecròpio agg. [dal lat. Cecropius, gr. κεκρόπιος, propr. «di Cècrope», il mitico re fondatore di Atene], letter. – Di Atene, ateniese: api c. (D’Annunzio); la c. dea (Carducci), cioè Atena.
eponimo
epònimo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐπώνυμος, comp. di ἐπί sopra» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – 1. Divinità, eroe o altro personaggio che (spec. con riferimento all’antichità) dà il nome a una città, a una gente, a una famiglia e ne...