Filosofo ateniese (2a metà del 2º sec. d. C.), appartenente al platonismo "medio". Polemizzò contro la dottrina aristotelica delle categorie, accusandola di compromettere la distinzione tra mondo sensibile [...] e intelligibile ...
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Ateniese (metà del 5º sec. a. C.), contemporaneo dell'oratore omonimo con cui fu spesso confuso. Scrisse opere di carattere morale (Sulla verità, in polemica con Protagora; Sulla concordia; Sull'interpretazione [...] dei sogni; Il politico): ne restano frammenti, di cui due notevolissimi, scoperti recentemente su papiro. A. difendeva la tesi dell'uguaglianza degli uomini per natura, della prevalenza del diritto naturale, ...
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Filosofo eracliteo (seconda metà sec. 5º a. C.), ateniese. Secondo Aristotele fu maestro di Platone e lo introdusse alla dottrina di Eraclito di cui era seguace e che portò alle sue ultime conseguenze [...] e alla sua crisi. Non solo non era per lui possibile "tuffarsi due volte nello stesso fiume", ma neppure una volta sola, giacché, in ogni istante, esso è e non è lo stesso fiume. Egli negava con ciò la ...
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Filosofo epicureo (m. 70 a. C. circa), forse di origine ateniese; nell'88 era già a Roma ove era il più in vista tra gli epicurei. Cicerone, che lo ascoltò, ne ricorda l'opera Sugli dèi. ...
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Vedi ANTISTENE dell'anno: 1958 - 1994
ANTISTENE (᾿Αντισϑένης, Antisthånes)
L. Laurenzi
Filosofo ateniese (445-365 a. C.), fondatore della scuola cinica, scolaro di Socrate. Il suo ritratto è noto da [...] un'erma con iscrizione autentica trovata nella cosiddetta Villa di Bruto presso Tivoli, ora nei Musei Vaticani, replica, insieme con altre nove, di un archetipo ellenistico.
L'archetipo doveva essere una ...
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Filosofo della scuola eleatica (sec. 5º a. C.). Comandò la flotta samia nella battaglia in cui questa vinse quella ateniese, nel 441-40. Restano dieci frammenti dell'opera in prosa ionica Sulla natura [...] o sull'ente, conservati da Simplicio. Da essi, con l'aiuto del brano dello pseudoaristotelico De Melisso Xenophane Gorgia, che a M. si riferisce, si può avere un'immagine abbastanza precisa del pensiero ...
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Nome di due sofisti del 2º e del 3º sec. d. C., entrambi di un'illustre famiglia di Lemno, spesso confusi. 1. Flavio Filostrato (n. verso il 170 - m. fra il 244 e il 249 d. C.) detto l'Ateniese perché [...] insegnò ad Atene. Fu poi a Roma al seguito dell'imperatrice Giulia Domna, da cui fu spinto a scrivere una Vita di Apollonio di Tiana, espressione del neopitagorismo mistico, prolisso romanzo apologetico, ...
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(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura [...] morale (il millantatore, l'importuno, il cinico, l'ipocrita ecc.), e infusi di quello spirito comico donde sorse la commedia ateniese.
Fu imitata in Francia da J. de la Bruyère (Les caractères, 1688) e in Italia da G. Gozzi nell'impostazione ...
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sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] più importanti fossero elettive – faceva dell’arte della parola la dote decisiva per chi aveva ambizioni politiche. Molti Ateniesi erano inoltre convinti che la giustizia, le leggi e il destino stesso della città non dipendessero dall’intervento ...
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ateniese
ateniése agg. e s. m. e f. [dal lat. Atheniensis]. – Di Atene, capitale della Grecia: arte, civiltà a., con particolare riferimento all’età di Pericle (5° secolo a. C.); abitante o nativo di Atene.
tassiarco
tassïarco (o tassïarca) s. m. [dal gr. ταξίαρχος, comp. di τάξις «schiera» e ἄρχω «comandare» (v. -arca)] (pl. -chi). – Nome dato agli ufficiali dell’antica repubblica ateniese che, in numero di dieci, uno per tribù, comandavano...