GIOVANARDI, Eugenio
Stefano Arieti
Nacque da Antonio e da Rosa Vecchi a San Faustino, località allora non ancora inglobata nella città di Modena, il 19 giugno 1820. A Modena completò l'istruzione classica [...] genicolato esterno, che ritenne collaterale al mancato sviluppo dei globi oculari e non causato dall'effetto di una atrofia conseguente (Intorno ad uncaso di anoftalmia doppia congenita, in Riv. sperimentale di freniatria e medicina legale, VII [1881 ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La medicina ebraica: la filosofia, i medici e le pratiche
Stefano Arieti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina ebraica va ricondotta [...] patologiche polmonari, poliposi nasale, tamponamento del cuore, perforazioni dell’esofago e dell’intestino, volvolo, atrofia e ascesso renale, criptorchidismo, ernia scrotale, varie forme di ipospadia ed epispadia, numerose condizioni patologiche ...
Leggi Tutto
GUARNIERI, Giuseppe
Alessandro Porro
Primo dei sei figli di Luigi, medico e patriota, e di Eloisa Qualeatti, nacque il 20 apr. 1856 a Offida, presso Ascoli Piceno, ove compì l'istruzione elementare. [...] -87], pp. 205-211, in collab. con O. Ferraresi) e le indagini sull'etiologia di alcune forme morbose (Ricerche sulla etiologia dell'atrofia giallo-acuta di fegato, in Bull.della R. Accademia medica di Roma, XIV [1887-88], pp. 354-361; Ricerche sulla ...
Leggi Tutto
BARBACCI, Ottone
Mario Crespi
Nato a Rosignano Marittima, in provincia di Livorno, il 26 ott. 1860, si laureò in medicina e chirurgia a Pisa nel 1882, abilitandosi poi, nel 1884, all'esercizio della [...] in dubbio); Un nuovo caso di tbc gastrica,in Lo Sperimentale,comunicazioni originali, XLVI (1892), pp. 249-256; Sull'esito dell'atrofia parenchimale in ipertrofia nodulare multipla del fegato,in La clinica moderna, VII (1901), 7,pp. 58 s.; 8, pp. 64 ...
Leggi Tutto
FLARER, Francesco
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 27 nov. 1791 a Tirolo, presso Merano, da Giacomo e Maria Laiterin. La famiglia, agiata e contadina, desiderando per il figlio la carriera ecclesiastica, [...] secondaria), della differente eziologia (traumatica, artritica, reumatica, sifilitica), delle complicanze e degli esiti (dalla suppurazione all'atrofia del bulbo), della prognosi e della cura.
Il F. restò sempre molto legato alla sua terra natia; era ...
Leggi Tutto
Vertebrati Ampio e importante sottophylum di Cordati (detti anche Cranioti o Craniati).
Sistema nervoso centrale e scheletro
I v. sono caratterizzati da uno scheletro interno (endoscheletro) protettivo [...] dei V. si ha un paio di gonadi, eccezionalmente una sola, che deriva da fusione delle due gonadi o dall’atrofia della gonade di un lato. Gli elementi germinali vengono emessi attraverso dotti genitali (deferenti nel maschio, ovidutti nella femmina ...
Leggi Tutto
Arte e iconografia
Nome di alcune leggendarie costruzioni architettoniche dell’antichità, di struttura ingegnosa e talmente complicata, per intreccio di stanze, corridoi, gallerie, da rendere assai difficile [...] delle strutture sensitive del l. o altre alterazioni degenerative, vengono suddivise in labirintosi atrofiche e labirintosi degenerative. Le prime sono legate alla senescenza o comunque a lesioni vascolari di tipo arteriosclerotico. Il quadro clinico ...
Leggi Tutto
(dal latino aboriri; fr. avortement, fausse couche; sp. aborto; ted. Abortus o Fehlgeburt; ingl. abortion).
Ostetricia. - È l'interruzione della gravidanza in epoca in cui il feto non è capace di vita [...] natura infiammatoria, che lo rendono disadatto ad albergare e nutrire l'uovo (endometrite, congestioni e iperplasie patologiche, atrofia, ecc.). Importanti sono pure le ipoplasie, gli spostamenti dell'utero (specie le retroversioni), le lacerazioni ...
Leggi Tutto
In anatomia è così chiamato tutto il tratto d'intestino crasso fra cieco e retto (v. digerente, apparato). Il suo calibro nel vivente varia molto in relazione al tono muscolare e alla quantità del contenuto; [...] lentamente come nelle stasi venose, e condurre a un ispessimento della parete (colite ipertrofica) o a un'atrofia (colite atrofizzante). Le coliti fibrinoso-necrotiche, caratterizzate da un essudato fibrinoso con necrosi più o meno profonda ...
Leggi Tutto
(da elettro e dal gr. ϑεραπεία "cura").- È una delle più importanti branche di terapia fisica nella quale viene direttamente utilizzata, come mezzo di cura, la corrente elettrica. Le forme d'elettricità [...] quello di provocare uno stato di contrazione permanente delle fibre, che viene denominato tetano e che conduce all'atrofia e alla degenerazione muscolare. I fenomeni sensitivi, meno accentuati di quelli motorî, variano con l'intensità della corrente ...
Leggi Tutto
atrofia
atrofìa s. f. [dal lat. tardo atrophĭa, gr. tardo ἀτροϕία, comp. di ἀ- priv. e tema di τρέϕω «nutrire»]. – In biologia, riduzione di volume di tessuti e organi animali e vegetali, dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule...
atrofico
atròfico agg. [der. di atrofia] (pl. m. -ci). – Che è in stato di atrofia: muscolatura a.; organi, tessuti atrofici; fig.: un cervello a.; enti, istituzioni atrofiche.