DE CUPIS, Cesare
Carlo M. Travaglini
Nato a Faleria (prov. di Viterbo) il 15 luglio 1845 da Natale, appartenente ad un'antica famiglia romana di mercanti di campagna, e da Anna Mancini, combatté in [...] nell'arte agraria". Ed è proprio nel nesso profondo tra attività erudita e professione di mercaitte di campagna che va letta l scompaiono, in La Tribuna, 8 febbr. 1928; Un lutto per la classe venatoria romana, in L'Impero, 10 febbr. 1928; R. E., C. D ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il rilievo storico e la narrazione visuale: raccontare con le immagini
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età neoassira, [...] alla raffigurazione della caccia al leone. La caccia di Assurbanipal si inserisce nella tradizione della pratica venatoria di Assurnasirpal II: non è un’attività sportiva del sovrano, ma un’azione rituale che il re compie al termine di ogni azione ...
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PATRIZI NARO MONTORO, Saverio
Mauro Brunetti
– Nacque a Roma l'11 gennaio 1902, settimo e ultimo figlio del marchese Filippo, appassionato cultore di ornitologia, e di Maddalena Gondi.
Fu cognato di Alessandro [...] Nel 1926 organizzò con il bolognese Lorenzo Rosa una spedizione venatoria in Congo che lo tenne impegnato sino alla metà esplorò alcune grotte del Lazio tra il 1933 e il 1939, attività che proseguì rientrato in Italia, al termine della guerra.
Nel ...
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MONTEROSSO, Bruno
Fausto Barbagli
MONTEROSSO, Bruno. – Nacque a Catania il 20 maggio 1887.
Si laureò in scienze naturali nel 1911 e da subito divenne assistente alla cattedra di Zoologia, retta dal [...] la tutela della pesca in Sardegna e membro della Commissione venatoria per la provincia di Cagliari.
In tale epoca, oltre la costruzione di tele e nidamenti. I risultati di questa lunga attività furono pubblicati in oltre 30 lavori che, da un certo ...
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GANZARINI (Scandianese), Tito Giovanni
Laura Riccioni
Conosciuto col nome di Tito Giovanni Scandianese, nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, nel 1518. La formazione culturale del G. ebbe probabilmente [...] scrive al figlio Aurelio, universitario a Padova, comportava l'attività didattica. Ammalatosi, il 15 giugno 1582 in una camera e l'eleganza del volume. Il trattato sull'arte venatoria in varie edizioni riporta in appendice la traduzione della Sfera ...
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VIRTUS
¿ W. Koehler
V. rappresenta la somma di quelle doti virili che portarono alla grandezza di Roma. Essa è perfecta et ad summum perducta natura (Cic., Leg., i, 8, 25); rende l'uomo simile agli [...] (ibid.). A differenza della greca ἀρετή, V., presso i Romani, rappresenta l'attività del grande uomo di stato e dell'ardito soldato, il comes virtutis (Liv., . Il costume dovette derivare dalla passione venatoria di Adriano, che con V. forse ...
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venatorio
venatòrio agg. [dal lat. venatorius, der. di venari «andare a caccia»]. – Che si riferisce alla caccia e alla uccellagione, in senso generico o con particolare riferimento all’aspetto sportivo di questa attività: l’arte v.; linguaggio...
zona
żòna s. f. [dal lat. zona «cintura, fascia» (gr. ζώνη, dal tema di ζώννυμι «cingere»)]. – 1. Come termine storico, la fascia usata nell’antica Grecia, spec. dalle donne, per tenere stretta e sostenuta alla vita la veste; di qui l’espressione...