MONTEVERDI, Claudio Gian Antonio
Paolo Fabbri
MONTEVERDI (Monteverde), Claudio Gian Antonio. – Nacque a Cremona nel 1567 e fu battezzato il 15 maggio nella chiesa dei Ss. Nazaro e Celso. Era il primo [...] i generi contenuti in tali libri risentono delle evoluzioni in atto. Fino al VI essi esibiscono del tutto omogeneamente sempre e soprattutto ciò che esso ai suoi occhi significava: l’autentico connubio, al più alto livello inventivo, di parola poetica ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] Sud; quelle al Comitato napoletano presentano un F. più autentico, il tenace costruttore di piani insurrezionali spesso incline ad vicino al Crispi nella vita parlamentare (ad es., all'atto del voto contro il macinato o per l'inchiesta sulla Regia ...
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religione
Emanuele Cutinelli-Rendina
Non deve suscitare meraviglia che anche a proposito della r. la riflessione di M. prenda avvio, oltre che dalle sue varie letture, dalle circostanze della sua biografia [...] non spettarle. Sono linee che hanno il loro autentico luogo di fondazione e chiarificazione teorica nei cruciali capitoli nostra richiede che tu abbi in te fortezza, vuole che tu sia atto a patire più che a fare una cosa forte. Questo modo di vivere ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] la coscienza dell'Io, che implica la presa d'atto della propria soggettività e di una certa unitarietà e continuità - sia, di conseguenza, per la costituzione di un Sé autentico.
Lo sviluppo del rapporto identità-coscienza dell'Io è stato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] della guerra, Karl Kraus intraprende la stesura di quell’autentico monstrum teatrale che è Gli ultimi giorni dell’umanità ( è poi Eduardo De Filippo. Del 1920 è il suo primo, acerbo atto unico (Farmacia di turno), ma a distanza di soli dieci anni De ...
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DIAZ, Armando Vittorio
Giorgio Rochat
Nacque a Napoli il 5 dic. 1861 da Ludovico e Irene Cecconi, in una famiglia (di lontana origine spagnola) di militari e magistrati.
Il nonno Antonio era stato "ordinatore [...] di sostituire Cadorna, considerato un ostacolo a un'autentica collaborazione tra governo e Comando supremo; la designazione pieni poteri ottenuti dal governo Mussolini e poi tradusse in atto nel giro di un anno, rappresentava un sostanziale ritorno ...
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Anarchismo
George Woodcock
1. Introduzione
Non c'è un'ortodossia anarchica, né un corpo di principî dogmatici - paragonabile alle opere di Marx e di Engels nell'ambito del comunismo marxista - e neppure [...] fatti'.
Nel 1876 Errico Malatesta, dichiarando che "l'atto insurrezionale, volto ad affermare i principî socialisti con i fatto che sono le 'istituzioni' spontanee a dare un senso autentico alla vita della società e che la resistenza a un governo ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] fronti, teatrale, televisivo e cinematografico, l'intuito dell'autentico animale da palcoscenico suggerì che era tempo di cambiare »). Fu da quel momento che Chiari mise in atto una vera e propria ricostruzione della propria credibilità professionale ...
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DE BONI, Filippo
Ernesto Sestan
Nacque a Caupo, frazione di Seren del Grappa (presso Belluno), il 7 ag. 1816 da famiglia di modestissime condizioni: il padre Giacomo, oriundo di Villanova di Feltre, [...] democratici, che poi sono anche la generazione più giovane, quella di Atto Vannucci, di G. P. Cioni Fortuna, di F. C. Marmocchi sempre secondo il D., verso una riviviscenza dell'autentico cristianesimo evangelico e di un programma di larghe riforme ...
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Cicerone, Marco Tullio
Alessandro Ronconi
, Vale per C. quello che si può dire in genere della cultura classica di D.: il suo modo di leggere i testi non è quello di chi fa di questa lettura un fine, [...] ‛ gloria ', nella sua polivalenza, gli suonava qui meno atto a sottolineare che non si tratta di rinomanza o potenza attribuita certa terminologia dantesca non possa presupporre, anche meglio, il C. autentico.
La distinzione che D. pone in VE II IV 6 ...
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autentico
autèntico agg. [dal lat. tardo authentĭcus, gr. αὐϑεντικός, der. di αὐϑέντης «autore; che opera da sé»] (pl. m. -ci). – 1. Che è vero, cioè non falso, non falsificato, e che si può provare come tale: firma a.; atto a., l’atto pubblico...
autenticazione
autenticazióne s. f. [dal lat. mediev. authenticatio -onis]. – L’atto dell’autenticare un documento, un’opera d’arte, un prodotto d’autore, o altro; anche, il certificato, la dichiarazione, la firma, il sigillo, ecc., con cui...