ERRI (de heris, de leher, delero, del R)
Andrea De Marchi
Nella famiglia degli E., attestata a Modena a partire dal '300, il primo ad esercitare la pittura fu Bartolomeo, figlio del maestro di legname [...] diamante, in occasione della sua successione (1471), varie barde e lance (1471, 1478, 1479, 1482), 40 targoni col diamante (1487).
Fin da giovane Agnolo rimpiazzò gradualmente il cugino Benedetto come favorito dal Comune di Modena: per piccoli lavori ...
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HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] de Albornoz, conte di Montemar, allora di stanza a Firenze in attesa dell'eventuale successione spagnola al Granducato.
il S. Pietro Igneo attraversa il fuoco, S. Atto riceve le reliquie di s. Iacopo e una delle sue composizioni più riuscite, ...
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Vedi LONDRA dell'anno: 1961 - 1995
LONDRA (Λονδίνιον, Λινδόνιον; Lundinium, Londinium)
W. F. Grimes
L. Rocchetti
D. Strong
Malgrado diverse leggende, non ci sono prove dell'esistenza di un importante [...] elementi per la datazione. Questa successione chiarisce la rientranza, altrimenti inesplicabile, delle mura di L. a N-O. R. A. (1753-1837) fu riconosciuta come museo con atto del Parlamento e conservata come il Soane la lasciò. Conosciutissima per ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] ANNO IUB. MDC» (Orsenigo, 1998, p. 119 n.). Da un atto rogato l’8 giugno 1599 risulta che Flaminio, insieme ad Agata, sua di una cornice rettangolare piatta. Significativo è il forte verticalismo conferito al centro della facciata con la successione ...
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DE CANTA, Giovanni Angelo
Giovanni Romano
Figlio di Battista, calderaio e fonditore di campane, risulta documentato per la prima volta il 25 giugno 1519, a Novara, quando gli viene liquidato un pagamento [...] , 1590, e Taverna, 1617 Novara, Arch. storico diocesano) ci permettono di leggerne l'arredo quale fu concepito dal De Canta. Percorrendo l'intemo dalla porta d'ingresso laterale, la successione degli affreschi è la seguente: Pietà con i ss. Antonio ...
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ROTULO
G. Cavallo
Il r. costituì la forma normale di libro nel mondo antico, prima che, all'incirca tra i secc. 2° e 4°, venisse sempre più affiancato e poi definitivamente sostituito dal codice.Il [...] consisteva in una banda di materiale flessibile, per lo più fogli di papiro incollati in successione orizzontale, avvolta intorno a trama di un ciclo iconografico che associa rappresentazioni della storia sacra e della liturgia in atto variamente ...
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GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] lavori di palazzo Moroni a Bergamo, come semplice membro di un'équipe (1650). La strategia unificante messa in atto da una plausibile successione cronologica dell'opera del pittore, recuperandone la fisionomia individuale a fronte di una tradizione ...
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DE CAMPO (De Campis)
Virginia Bertone
Pittori novaresi attivi tra il 1440 e il 1483.
Di Giovanni s'ignorano le date di nascita e di morte; sinora l'unica notizia documentaria a lui relativa è la citazione [...] , riguardante presumibilmente la compravendita di terreni; l'altro, già precedentemente citato, è un atto notarile del 27 nov. 1483 'eseguità dei dati sicuri non consente di giungere ad una precisa successione cronologica delle loro opere. Non è ...
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MAGINI, Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Fano il 16 sett. 1720, figlio di Francesco, orefice, e di Elisabetta Ceccarini, sorella di Sebastiano, pittore fanese di buone qualità e di un certo successo soprattutto [...] di un tour professionale che, fra il 1735 e il 1738, vide quest'ultimo impegnato in successione a di restauratore, secondo un atto del 14 ott. 1775 col quale l'amministrazione del santuario di Ponte Metauro gli versava 2,5 scudi per il ritocco di ...
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PENNACCHI, Pier Maria
Mattia Biffis
PENNACCHI (a Penachiis), Pier Maria. – Nacque a Treviso probabilmente nel 1464, come riportato dalle fonti ottocentesche a partire da Nicolò Mauro (Nepi Scirè, 1981, [...] e con la sua successione alla guida della bottega ’ultima volta come testimone in un atto notarile, e il 15 marzo 1515 pittore trevigiano P.M. P., in Lorenzo Lotto. Atti del convegno, a cura di P. Zampetti - V. Sgarbi, Treviso 1981, pp. 37-42; J. ...
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atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...