Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] intreccio delle diverse dimensioni di variazione nell’atto comunicativo deriva inoltre che tratti appartenenti alla registri molto alti, ad es. in campo giuridico (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio), si individuano fenomeni di transizione da ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] Italo Calvino. La categoria di deformazione è per lui connessa all’atto del conoscere, che è sempre inserire qualcosa nel reale e perciò scherno»); infine termini del lessico intellettuale o giuridico, che si fanno particolarmente fitti quando sale ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] segnali forti […] d’un modo d’esprimersi che è tutto giuridico» (Fiorelli 1994: 554) e tracce di un «filtraggio attraverso nel Cinquecento, che offriva istruzioni per stilare qualunque tipo di atto e formulari già pronti, applicabili a tutti i casi ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] anche dotata di conseguenze extralinguistiche di tipo giuridico: assolvere, augurare, benedire, calunniare, è costituito dai verba dicendi in senso proprio, quelli che significano un atto di produzione linguistica:
(10) Amleto afferma: «C’è del ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] della lingua minoritaria nella scuola e in contesti di rilevanza giuridica e pubblica.
L’attenzione a diritti linguistici oggettivi è qualsiasi titolo, inclusa appunto la lingua. L’Atto finale della conferenza sulla sicurezza e cooperazione in ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] il destinatario risponde di sì, ma non compie concretamente l’atto, la comunicazione non ha funzionato.
Spesso il parlante fa al passato per diventare un mito?
ma anche nel linguaggio giuridico:
(21) Si è osato imputargli a delitto perfino d’aver ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la maturità di una civiltà politica tutta in atto, razionale e pragmatica, anche spietata.
Fondamentalmente diverso Duecento, che per il progresso del pensiero teologico, scientifico e giuridico, e per l’interesse verso i filosofi antichi, appare ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] , ha ricoperto un ruolo importante nell’ambito delle diverse esperienze giuridiche, anche se è solo con l’età moderna che si è nell’ambito dell’esperienza medievale, la lex, quale atto volontario, si contrapponeva alla interpretatio e alla consuetudo. ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] della forza nella Carta delle Nazioni Unite. - Il regime giuridico internazionale relativo all’u. della forza è radicalmente mutato con , settore di attività, tipo di funzioni dell’atto linguistico.
Adoperato in modo assoluto, senza determinazioni, ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] . A questo proposito si adotta il concetto d’interesse, invece di quello di bene, poiché a proposito dei negozi giuridici si presentano in evidenza gli interessi privati, cioè le valutazioni soggettive applicate ai beni. Questi ultimi invece sono in ...
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atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...
mandato s. m. [dal lat. mandatum, der. di mandare «affidare»]. – 1. a. In genere, ordine (o direttiva, istruzione) di eseguire qualcosa: impartire un m., ricevere un m.; agire contro il m. ricevuto; rechi il m. di Belzebù? (Leopardi). b. Commissione;...