In linguistica, detto di enunciazioni (e per estensione anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione né constatano un fatto, bensì coincidono, in determinati contesti, con l’azione stessa: [...] che, enunciati nella prima persona del presente indicativo, realizzano l’atto che descrivono, per es. battezzo, ordino, maledico. Il linguistici, è stato poi ripreso nel linguaggio giuridico per indicare enunciati costitutivi, nel momento stesso in ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] del senso comune (e del discorso etico o giuridico) nel quale - in contrasto con quello formalizzato il rapporto con le neuroscienze (v. in questa Appendice). Nell'atto costitutivo della s. c. le neuroscienze vengono considerate a pieno titolo ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] Volterra (Breve di Montieri), ma si tratta di un testo strumentale volto alla formulazione di un atto latino, l'unico giuridicamente valido. Il primo statuto volgare, quello di Montagutolo dell'Ardinghesca, compare soltanto nell'ultimo quarto del ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] promemoria ad uso dei testimoni in quanto unici garanti del contenuto dell'atto, ma quest'ultimo acquista valore sotto il profilo giuridico proprio in virtù dell'atto scrittorio, che per questo deve necessariamente essere chiaro e comprensibile a ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] in sé stesso è invece una manifestazione di superficie, un atto fisico esterno alla mente. L'arabo è descritto allora soltanto di Sībawayh è forse possibile ravvisare l'influenza degli studi giuridici che, pur in un'epoca in cui la giurisprudenza ...
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atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...
mandato s. m. [dal lat. mandatum, der. di mandare «affidare»]. – 1. a. In genere, ordine (o direttiva, istruzione) di eseguire qualcosa: impartire un m., ricevere un m.; agire contro il m. ricevuto; rechi il m. di Belzebù? (Leopardi). b. Commissione;...