La cementazione ha per scopo di indurire superficialmente un pezzo metallico in modo da renderlo resistente all'usura, pur conservandogli al cuore, terminato il ciclo delle operazioni necessarie, una notevole [...] in essi manifestarsi.
I pezzi si cementano per profondità variabili da 0,5 a 3 mm. Per forti pressioni di attrito si adottano profondità maggiori che per le basse.
Tempra dei pezzi cementati. - Finita la cementazione, si procede alla tempra con ...
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OROGENESI (dal gr. ὄρος "monte" e γένεσις "origine"
Michele Gortani
È termine usato nel linguaggio geologico per designare soprattutto il sorgere delle grandi catene montuose a pieghe, in seguito a [...] è cercata una spiegazione in forze estranee alla Terra, quali l'attrito di marea e lo spostamento dei poli. L'attrito di marea (ossia l'azione ritardatrice che l'attrito interno delle masse ingenera sul loro spostamento per l'attrazione luni-solare ...
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Origine e sviluppo. - Un francese, certo de Siorac, forse più per diletto che per utilità, pensò per primo di riunire due ruote, una dietro l'altra, nello stesso piano verticale, per mezzo di un travicello [...] e quella posteriore. I mozzi di entrambe le ruote hanno cuscinetti di acciaio temperato con scatola a sfere che riducono al minimo l'attrito.
Nel punto più basso del telaio si ha un pezzo speciale in acciaio stampato (fig. 4) che consiste in un corto ...
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. La catenaria ordinaria è la curva piana secondo cui si dispone una fune o catena omogenea pesante, quando se ne fissino gli estremi: avendo essa l'aspetto generale di una parabola, Galileo aveva ritenuto [...] sferica è la forma d'equilibrio che assume un filo pesante e omogeneo, flessibile e inestendibile, vincolato a disporsi, senza attrito, sopra una sfera, quando ne siano fissati gli estremi. A differenza di quanto accade per la catenaria ordinaria, la ...
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MAGGI, Gian Antonio
Adriano Paolo Morando
Nacque a Milano il 19 febbr. 1856, dal nobile Pietro Giuseppe - noto orientalista, membro dell'Istituto lombardo di scienze e lettere - e da Clara Anelli. Si [...] Esso precedette di ben tre anni le ricerche di P.E. Appell. Connesse con i sistemi anolonomi erano questioni relative all'attrito, da lui profondamente rivisitate in contributi nei quali, accanto a un riesame della teoria di P. Painlevé, compare la ...
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DA PORTO, Battista
Mauro Scremin
Nacque da Giovanni di Nicolò di Giovanni e da Isabella Thiene (a quanto pare nipote di s. Gaetano Thiene). Non sono noti né il luogo né l'anno della nascita. Si sa che [...] , fondata a quanto sembra per contrapporsi alla più famosa Accademia Olimpica nata l'anno precedente. I motivi di questo attrito del resto sembravano trovare alimento nel fatto che la prima Accademia escluse dal proprio sodalizio alcuni membri dell ...
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PERUZZI, Angelo
Guido Dall'Olio
PERUZZI, Angelo. – Nacque a Mondolfo, in diocesi di Senigallia, da Bernardino; il nome della madre è sconosciuto.
Si laureò in utroque iure a Bologna nel 1554. Per il [...] da Forlì, sia da Paleotti, che scrissero lettere alle autorità romane attestando la sua piena innocenza.
Un altro momento di attrito tra Peruzzi e le autorità inquisitoriali si verificò nel giugno 1572, quando egli si rifiutò di votare durante una ...
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Nodi
Andrea Carobene
Intricati grovigli, difficili da sciogliere
I nodi si ottengono intrecciando una corda in base a un preciso schema, e si usano in molti campi per tenere ferme cose e persone. Fare [...] che ha normalmente la funzione di bloccare ogni scorrimento.
I nodi in molti casi funzionano perché amplificano e sfruttano l’attrito della corda creando con poca fatica forti resistenze. È quello che avviene, per esempio, al momento dell’approdo di ...
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penetrometro
penetrómetro [s.m. Comp. di penetr(azio-ne) e -metro] [FTC] Apparecchio per la determinazione della consistenza dei materiali a elevata viscosità, quali bitumi, cere, grassi, ecc. Il materiale [...] e la camicia esterna, in modo da saggiare separatamente la resistenza alla penetrazione (con la punta conica) e quella d'attrito (con la camicia); dalla misura della pressione nel martinetto si risale alla forza che agisce sulla punta e a quella che ...
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In genere, ferro d’una certa grossezza, ripiegato a uncino, per afferrare o sospendere o trattenere qualche cosa o comunque collegare qualche cosa. Il materiale di cui sono fatti è di norma l’acciaio forgiato. [...] di g. sono: il g. a scocco (v. fig. E), che è munito di un anello di chiusura, mantenuto a posto per solo attrito e quindi apribile di colpo con una martellata; il g. automatico, così detto perché si apre appena viene a cessare la tensione nel cavo ...
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attrito2
attrito2 s. m. [dal lat. attritus -us, der. di atterĕre «sfregare»]. – 1. a. Forza resistente che si produce nel contatto tra due corpi premuti l’uno contro l’altro e che ostacola il movimento dell’uno rispetto all’altro. In partic.,...