Vescovo dell'Unione dei Fratelli Boemi (1500-1572), fu favorevole all'unione dei Fratelli con i luterani della Germania e all'unità di tutte le Chiese riformate. Dopo la rivoluzione del 1547 contro il re Ferdinando, da lui promossa, fu torturato e chiuso per 17 anni nel castello di Křivoklát. In prigione aveva scritto l'opera sua maggiore, Sumovník (Summa theologiae), nella quale tentò di tracciare ...
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Ballerina statunitense (New York 1825 - Leopoli 1876), la prima di fama internazionale. Studiò a Filadelfia, dove debuttò nel 1837 (Le Dieu et la bayadère), segnalandosi l'anno successivo in La Sylphide. Perfezionatasi a Parigi con J. Mazilier e J. Coralli, si esibì all'Opéra nella Tarentule (1839). Fu poi a Lisbona (Le diable amoureux; La Gypsy; Giselle di Adam-Coralli), a Vienna (1845-48), alla Scala ...
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Neurologa (San Francisco 1859 - Parigi 1927). Studiosa dell'anatomia clinica del sistema nervoso, fu la prima donna medico negli ospedali parigini, collaborò col marito J. Déjerine alla redazione di trattati di neurologia (Anatomie des centres nerveux, 1901; La sémiologie des affections du système nerveux, 1914). È stata presidente della Société de neurologie. ...
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Soprano (Savona 1898 - Milano 1981). Esordì a 17 anni e si affermò in Europa e in America interpretando un vasto repertorio. Dotata di voce robusta ed espressiva fu grande interprete del ruolo di Suor Angelica nell'omonima opera del Trittico pucciniano ...
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GIOVANNI da Augusta
Laura Antonucci
da Ignoriamo l'anno della sua nascita; era figlio di Giovanni e proveniva dalla città di Augusta, in Baviera, che potrebbe essere sia il suo luogo di origine, sia [...] semplicemente la città dove egli aveva appreso la tecnica tipografica; giunse a Perugia intorno al 1475, ma non è dato sapere se precedentemente avesse esercitato la sua professione presso qualche tipografia ...
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Scrittrice nederlandese (Siboga, Sumatra, 1864 - Baarn, Utrecht, 1939). Vissuta nella sua infanzia e poi ancora per alcuni anni come insegnante in Indonesia, trovò qui l'ispirazione per la maggior parte delle sue opere narrative: i romanzi De godin die wacht ("La dea che attende", 1903), Het dure moederschap ("La preziosa maternità", 1907), De avonturen van deen muzikant ("Le avventure di un suonatore", ...
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Verseggiatore (m. 1083). Canonico e maestro nella scuola vescovile, morì nel chiostro di s. Magno, dopo essere stato espulso dalla città insieme al vescovo Wigoldo del partito imperiale. Compose un poema didattico, Planctus Evae, in 2300 esametri leonini, nel quale il racconto biblico della creazione è ampliato con interpretazioni allegoriche e mistiche, con digressioni teologiche e anche allusioni ...
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Madre della martire s. Afra (304); secondo la tardiva Passio s. Afrae, fu sorpresa mentre pregava sul sepolcro della figlia e condannata al rogo, insieme con le domestiche Digna, Eufemia ed Euprepia. Nonostante [...] l'incertezza storica del racconto, il suo culto s'introdusse nel sec. 11º nella chiesa di S. Ulrico ad Augusta. Festa, 12 agosto. ...
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Figlia (Weimar 1811 - Berlino 1890) di Carlo Augusto granduca di Sassonia-Weimar; sposò l'11 giugno 1829 il principe Guglielmo, futuro imperatore Guglielmo I. Sospettata di tendenze liberali e, a maggior [...] ragione, di simpatie verso i cattolici, Bismarck la considerò sempre sua nemica. Durante la guerra franco-prussiana tentò d'avviare trattative di pace attraverso monsignor Dupanloup e dopo la guerra cercò ...
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Scrittrice inglese (Hobart, Tasmania, 1851 - Londra 1920). Nipote del poeta M. Arnold, esordì con una traduzione del Journal di F. Amiel (1885). La sua opera migliore è il romanzo Robert Elsmere (1888), che rappresenta l'evoluzione spirituale di un ecclesiastico inglese. Tra gli altri suoi scritti, incentrati su temi sociali e religiosi, si citano: David Grieve (1892); Eleanor (1900); The marriage ...
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augustano
agg. – 1. Relativo alla città tedesca di Augusta (ted. Augsburg): confessione a. (o di Augusta), la redazione degli articoli fondamentali della dottrina luterana, eseguita da Melantone nel 1530, così chiamata perché servì come testo...
augustare
v. tr. [dal lat. tardo augustare], letter. raro. – Rendere augusto, nobilitare; come intr. pron., augustarsi, divenire augusto o più augusto, crescere in maestà e solennità: in nome della Patria, la quale vie più cresce e s’augusta...